next up previous
Next: Principi fondamentali di funzionamento Up:   Lezione 1 Previous: Indice generale

Unità di misura - definizioni

Nel corso verranno correntemente utilizzate unità pratiche o unità CGS che sono comuni nell'astronomia X. L'intervallo in energia dei fotoni del quale ci occuperemo é da 0.1 a 300 keV. Più di quattro decadi in energia.
 



 
 

Questo intervallo viene spesso diviso in tre sottointervalli:

Tabella 1.1
 
Energia Lunghezza Temperature NH limite$^{\mbox{(a)}}$
(keV) d'onda (Å) (gradi Kelvin) (atten. $\frac{1}{e}$)
       
0.1-1 124-12.4 $1.1\times 10^6-1.1\times 10^7$ $1.8\times 10^{19}$
      $4.1\times 10^{21}$
1-10 12.4-1.24 $1.1\times 10^7-1.1\times 10^8$ $4.1\times 10^{21}$
      $1.05\times 10^{24}$
10-300 1.24-0.04 $1.1\times 10^8-3.5\times 10^9$ > 1024
 
(a) Morrison R., McCammon D., Astrophysical Journal, vol. 270, pag. 119 anno 1983
Tabella 1.2
Energie di transizione per ioni idrogenoidi
 
Elemento Energia di
  transizione (keV)
   
Neon 1.02
Magnesio 1.47
Silicio 2.00
Zolfo 2.62
Ferro 6.95
 



 
 

Gli esempi riportati, tutt'altro che esaustivi, dimostrano che le diverse bande di energia forniscono diverse informazioni sulla zona di emissione e sul meccanismo che produce la radiazione X osservata. Queste informazioni si possono considerare in molti casi, non sempre comunque, complementari.
 



 
 

Anche dal punto di vista dei rivelatori e dei telescopi utilizzati, le tre bande sono chiaramente distinte.

La focalizzazione mediante ottiche a riflessione per incidenza radente, assimilabili per prestazioni nella risoluzione di immagini ai telescopi ottici é per ora possibile sino a 10 keV. Nella banda dei raggi X duri, si utilizzano collimatori meccanici per limitare il campo di vista degli strumenti.

I rivelatori nelle tre bande di energia hanno requisiti, caratteristiche e prestazioni diversi.
 



 
 

Le sorgenti celesti sono visibili solo al di sopra dell'atmosfera (razzi o satelliti) per E<20 keV ed anche a quote di palloni stratosferici ($\sim$ 40 km di altezza) per energie più elevate.


next up previous
Next: Principi fondamentali di funzionamento Up: Lezione 1 Previous: Indice generale 
Daniele Dal Fiume

5/5/1998