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Nel caso in cui il voltaggio applicato sia basso, il campo elettrico non
risulta sufficiente a prevenire la ricombinazione di ioni ed elettroni;
in questo caso la carica raccolta agli elettrodi é minore di quella
creata dall'interazione del fotone con il gas
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In un ampio intervallo di voltaggi il contatore funziona in saturazione,
intendendo con questo che il campo elettrico é sufficiente a prevenire
la ricombinazione delle cariche ed é pure sufficiente a convogliare
le cariche prodotte nel contatore verso gli elettrodi di raccolta; in questo
modo di funzionamento ricadono le camere a ionizzazione
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Al di sopra dei valori di voltaggio e di campo per i quali il funzionamento
del rivelatore é in saturazione, si situa la regione di funzionamento
del contatore come contatore proporzionale; in questo caso si raggiunge
e supera la soglia oltre la quale inizia la moltiplicazione di cariche
nel gas e si genera una cascata, conosciuta come Townsend avalanche.
Questa moltiplicazione di cariche sará lineare in un certo intervallo
di valori del campo elettrico (da qui il nome di contatori proporzionali).
Il numero di elettroni aumenta seguendo la relazione di Townsend:
(3.1)
dove
é il primo coefficiente di Townsend per i gas, che é zero
sino ad un valore di soglia del campo elettrico e quindi cresce in modo
pressoché monotono con
.Quindi
la densità di elettroni cresce esponenzialmente man mano che la
distanza aumenta dal punto di creazione delle cariche primarie per un campo
elettrico costante. Nel caso di un campo elettrico variabile lungo il cammino
(il caso di un contatore cilindrico, ad esempio) la dipendenza é
anche più ripida.
Il segnale raccolto agli elettrodi del rivelatore consisterà
di una carica raccolta ben maggiore di quella generata dall'interazione
della radiazione con il gas, ma ancora proporzionale a questa carica iniziale.
Sarà quindi anche proporzionale all'energia depositata nel rivelatore
dal fotone incidente.
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Aumentando ulteriormente il campo elettrico, si introducono effetti di
non linearità, dovuti ad effetti di carica spaziale. In questa regione
di operatività, dato che la velocità di drift degli ioni
é nettamente inferiore a quella degli elettroni, si verifica il
caso in cui la concentrazione di ioni in prossimità del punto di
interazione della radiazione nel gas é tale da perturbare localmente
il valore del campo elettrico. Poiché la moltiplicazione delle cariche
é dipendente dall'intensità del campo elettrico, appaiono
non linearità (non proporzionalità nel segnale raccolto rispetto
alla quantità di carica prodotta all'origine).
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Infine, aumentando ulteriormente il campo elettrico, si arriva nella regione
di operatività dei contatori Geiger Müller. In questo caso
gli impulsi in uscita dal rivelatore saranno tutti della stessa ampiezza,
a prescindere dall'energia depositata nel gas dall'interazione del fotone
X. Il rivelatore non é più un rivelatore spettroscopico.