Rubrica OS/2

OS/2 e la Grafica

Un rapporto difficile e alcuni miti

di Andrea Resmini (*)

Il rapporto tra OS/2 e la grafica digitale, CAD o bitmapped, non è mai stato un rapporto facile.
Le motivazioni sono probabilmente molteplici, tra cui una cronica e, per fortuna, superata mancanza di drivers adeguati per video e periferiche multimediali, e non ultima una certa effettiva refrattarietà del sistema operativo nelle versioni antecedenti a Warp 3.

Una cosa curiosa da sottolineare è comunque come OS/2 sia stato dapprima percepito, o presentato, come troppo avanzato, un sistema operativo per esperti, rispetto al presunto concorrente Windows 3.x, ed oggi come arretrato rispetto ad NT, piattaforma d'elezione per molto dell'hype pubblicitario che sta accompagnando la discesa del software grafico dal mondo workstation al mercato del personal computer.
Mentre è sicuramente vera la prima affermazione, è sicuramente falso che oggi esista un gap tecnico a campi inversi: ma, non ritenendo particolarmente utile o interessante indire l'ennesima sterile guerra di religione, mi limiterò, sulla base della mia personale esperienza professionale e di consultazione, a fornire qualche esempio di come non solo sia possibile allestire ambienti di lavoro per la grafica basati su OS/2, ma di come una scelta in tal senso offra parecchi vantaggi nella gestione del flusso di lavoro e di progetto.
Non ultimo, finora investire nell'ambiente Microsoft ha significato un cospicuo e costante sforzo di aggiornamento, stanti la veloce ed indotta obsolescenza dei prodotti e la effettiva perdita di vantaggi operativi in mancanza di upgrade.
Chiunque usi un CAD a 16 bit con Windows 95 sa cosa intendo. OS/2 offre d'altra parte un sistema operativo maturo e stabile e pienamente compatibile all'indietro.

Esaminiamo la situazione. Utilizzando un personal computer per lavorare, o comunque per produrre un risultato, la domanda che mi sono posto è stata, ovviamente, come faccio a fare questo?. Posto diversamente, cosa mi occorre per produrre per ed essere competitivo?, dove competitivo non deve sottintendere necessariamente un mercato, ma anche, ad esempio, un risparmio di tempo per avere una vita sociale lontano da un monitor.

La definizione degli obiettivi è fondamentale ed ineludibile: qualsiasi utente di personal computer che compia il passo che porta da essere semplice osservatore della sua macchina ad utilizzatore non può evitarla, qualunque sia il campo di interessi; e spesso non si tratta di un passaggio indolore per coloro che hanno comprato un computer ed un set sistema operativo/applicativi basandosi unicamente su offerte di sconto o suggerimenti del venditore.

C'è un secondo aspetto del problema: il senso di inadeguatezza che coglie molti utenti, ad ogni livello, di fronte al continuo susseguirsi di annunci, release, e upgrades. Questo scatena solitamente una reazione molto simile ad una sindrome da collezionismo di supporti magnetici.
Spesso mi trovo di fronte colleghi, conoscenti, che mi magnificano le meraviglie dell'ultimissimo modellatore solido real-time phong-shaded con motion capture e smartNurbs (tm), magari disponibile al modico costo di una quindicina di milioni per Windows NT, che hanno provato da un amico che all'occorrenza può prestarlo.
Non sono di molta soddisfazione solitamente, limitandomi ad un che te ne fai?. Nell'attimo di imbarazzato silenzio che segue, nel quale decidere se la mia è una boutade o vera ignoranza, mi permetto di specificare meglio: quante delle meraviglie rese possibili utilizzeresti nel tuo lavoro/hobby?.
Le tipologie di possibili risposte sono ahimè esigue, come gli argomenti a sostegno. La prima reazione di solito nega il fascino del gadget in più, sventolando il vessillo dello sviluppo, il sacro faro del progresso e le sorti magnifiche e progressive della grafica 3D: insomma, una perfetta brochure pubblicitaria, perché se c'è qualcosa che sfugge al nostro controllo questo è il prevedere puntualmente il futuro. Rimanendo in campo informatico, il successo di Java e il Web e il VRML, più attinente al nostro discorso, sono buoni esempi dell'incapacità di leggere segni di un cammino certo nell'oggi.

Immagine 1 - CAD. MicroStation 95 per OS/2 Warp

La seconda reazione è certo un meno articolato ma più specifico per compatibilità. Smontiamo subito questo mito falso e fastidioso.
Niente, sottolineo niente, in campo grafico può essere disegnato modellato creato a livello di standard professionali su di una piattaforma Windows che non possa essere visto modificato o creato ex novo su di una piattaforma OS/2.
Dove non esistono programmi nativi che interpretino internamente i formati (il formato proprietario .DWG di AutoCad, ad esempio) esistono sempre appositi convertitori, magari DOS, o è semplicemente possibile acquistare il programma per Windows 3.x ed utilizzarlo in ambiente WinOS2.

Il mercato si sta muovendo comunque, ed una utility gestionale come Object Desktop Professional di Stardock include un Object Viewer in grado di visualizzare in modo nativo, tra i più di cento formati proprietari che gestisce, files grafici DRW di Micrografx, CDR di Corel, DXF di Autodesk, EPS, PICT, IMG.
Se la compatibilità che si desidera e si cerca è effettivamente document-oriented, come dovrebbe essere, relativa al solo prodotto finale, questo problema non esiste.

A quel tre per cento di colleghi e conoscenti che effettivamente ha esigenza di produrre renderings pronti per il passaggio su pellicola consiglio caldamente di non contare su di una prematura dipartita delle workstations, che continuano ad offrire tutti i vantaggi di hardware e software nati per fare una cosa e farla bene, e non da oggi.
Dunque, dicevamo: senso di inadeguatezza e relativa promiscuità digitale, il mito della compatibilità. Ho accennato a vantaggi, però, non solo ad equiparazioni.

Workplace Shell come strumento di lavoro

Il primo vantaggio è presto detto: OS/2 possiede a tutt'oggi il miglior strumento di lavoro disponibile su personal computer, la Workplace Shell (WPS).
L'interfaccia utente di OS/2 con la sua architettura ad oggetti è un potentissimo aiuto per una moltitudine di compiti, non ultimo quello del grafico.
Molte operazioni manutentive, il browsing di archivi per la scelta di immagini, ad esempio, possono essere egregiamente risolte con i soli oggetti di sistema, svolte alcune operazioni preliminari, grazie all'approccio OOP e all'uso estensivo possibile del drag 'n' drop, con un consistente risparmio di risorse umane in tempi di apprendimento e di risorse economiche per l'acquisto di programmi dedicati.
Con il rilascio di Warp 4 la conversione tra formati grafici è implementata a livello di sistema, ed i principali formati sono oggetti/classi della WPS: Warp 4 gestisce direttamente AVI, Flx, BMP, DIB, GIF, JPG, TIF, TGA, PCX e classi aggiuntive per altri formati (quali MOV o MPG) sono rintracciabili online. Warp include adesso inoltre il supporto alle librerie grafiche OpenGL.
La costruzione di workareas, folders particolari,aree di lavoro dedicate a tasks specifici nei quali vengono raggruppati o duplicati riferimenti a directories, prompts dei comandi, programmi eseguibili necessari per quel compito, creando in pratica workplaces mirate.

Mi spiego con un esempio, a cui fa riferimento l'immagine 2. Nella immagine è inoltre visibile il menu contestuale, accessibile per ogni oggetto/immagine, per la conversione.
Recentemente ho comprato Photo Graphics di Truespectra, fotoritocco e disegno vettoriale object-oriented. Una versione demo save disabled è inclusa nel CD Sampler di Warp 4. Photo Graphics, oltre che essere un prodotto estremamente potente di cui è attesa una versione Pro che supporterà OpenDoc e lo standard TWAIN per gli scanner, utilizza compiutamente il drag 'n' drop per gli oggetti in formato proprietario e per immagini bitmap. Nell'immagine è visibile in alto a destra la workarea. All'interno della workarea, utilizzando il drag 'n' drop dall'oggetto drives della WPS, ho creato shadows, riferimenti, delle directories nelle quali mantengo la mia personale collezione di immagini. Ho utilizzato PMView (avrei potuto utilizzare folder lighttables), di cui ho una shadow nella workarea stessa per rapide operazioni di resizing, cropping o equalizing, per leggere tutte le directories, con l'opzione thumbnails/automatic create attiva. PMView ha scritto negli extended attributes di ogni immagine una rappresentazione in scala della stessa, che segue fedelmente il file.
Avrei anche potuto creare folders speciali detti Lighttables appositamente strutturati per visualizzare le immagini contenute come diapositive, utilizzando il solo OS/2. La directory bitmaps dove risiedono gli sfondi per la WPS è una lighttable, ad esempio.
Sulla sinistra dell'immagine vedete appunto un folder aperto automaticamente dalla workarea contenente, immediatamente riconoscibili, una serie di GIF. Da questo, e dal folder sottostante che contiene oggetti GDO di Photo Graphics, è possibile trascinare direttamente i bitmaps o i disegni vettoriali sulla finestra di lavoro del programma, al centro dello schermo.

Immagine 2 - Una workarea per Photo>Graphics. Drag'n' drop dai folders

L'usabilità e l'estrema configurabilità sono un punto a favore. La WPS è un potente strumento di lavoro, non solo ovviamente in ambito grafico, ma anche in ambito grafico. La difficile reperibilità di applicativi dedicati, o la assenza, è in realtà più il risultato di cattivo marketing, e questo purtroppo non sembra cambiare col passare del tempo, e di molta disinformazione che un effettivo stato delle cose.
OS/2 si trova oggi, sul fronte degli applicativi grafici nativi, poiché non è da dimenticare che qualsiasi software Windows 3.x /Win32s 1.25 funziona egregiamente come applicazione WinOS2 (con la notabile conosciuta eccezione di Adobe Photoshop) nella situazione in cui si trovava la shell Microsoft tre quattro anni fa, con il grosso vantaggio di mettere a disposizione una piattaforma stabile e robusta per lo sviluppo.
Molto del software nativo è giovane, ma diversi prodotti emergono già come superiori rispetto ad equivalenti Windows, per prestazioni, usabilità, fasce d'uso e di prezzo. Penso a SPG ColorWorks, di cui si attende una release 3 per il primo quarto del 1997, il già menzionato Photo Graphics di TrueSpectra, COMPO Neon 3D, ma anche all'italiano BlueCad, un ottimo CAD bidimensionale entry level.

OS/2 è comunque una piattaforma di elezione per chi oggi sia ancora legato ad applicativi DOS, dai più semplici ai più evoluti. Per fare qualche nome e parlare di programmi che ho potuto personalmente provare, Lightwave 4 si comporta ottimamente. Altrettanto fanno Fractal Painter, Picture Publisher, Fauve Matisse, Coreldraw, Designer, VistaPro. I prodotti Autodesk, AutoCad 10-12 e 3DStudio 3-4, si avvantaggiano della migliore gestione dei task e della memoria offerta da OS/2. 3D Studio ad esempio diminuisce drasticamente i tempi di rendering di modelli complessi sotto OS/2, grazie alla migliore gestione dello swapfile di sistema operata dal S.O. rispetto al driver PharLap DOS, ed è inoltre possibile effettuare una serie di rendering dalla linea di comando (senza attivare l'interfaccia grafica) lasciando il sistema in grado di effettuare altri lavori.
Il multitask è effettivo, e non è difficile riuscire, utilizzando una curata miscela di programmi OS/2 e DOS, ad ottimizzare al massimo modellazione (o paint) e gestione del progetto.

Immagine 3 - ColorWorks al lavoro ed lParser che visualizza un file .3DS

Il discorso non può essere netto perché la domanda fondamentale è ancora cosa devo fare e da questa dipende molto, ma la scelta per l'utente esiste. Per quanto mi riguarda, non ho avuto dubbi, ma mi permetto con estrema malignità di rilevare un unico enorme di fetto che contraddistingue oggi il software OS/2: va comprato.


Alcuni programmi

Esistono diverse piccole utilities DOS dalla linea di comando che svolgono compiti di conversione, editing, rendering. Un buon posto online da cui iniziare è Avalon o 3DCafè (www.baraboo.com/3dcafe). Una lista di suggerimenti non può non comprendere:

  • CAD/RENDER
    • Neon 3D - raytracer, modeller
    • Microstation 95 - Solid CAD, renderer
    • POVRay v3 - porting del noto raytracer
    • BlueCAD - CAD bidimensionale
    • Forespace - modeller per POVRay
    • Warpspace - VRML reader
    • PAINT e TOOLS
    • PMView 0.93 - image browser
    • Jview - image editing
    • ColorWorks 2 - image editing, paint
    • Photo Graphics - disegno vettoriale
    • MGI Photosuite - image editing
  • PROGRAMMI DOS
    • PaintShop Pro 3.11 per Windows 3.1 - image editing
    • Painter 3 per Windows 3.1 - image editing, paint, natural tools
    • bRender - renderer raytrace da linea di comando. Legge files .3DS
    • Raysmith - raytracer
    • bCAD - renderer, modeller, importa ed esporta fiiles .3DS
    • POVLab - ottima interfaccia per POVRay, OS/2 aware.


Andrea Resmini è architetto. Si è laureato al Politecnico di Milano con una tesi svolta con tecniche CAD.
Collabora con il Laboratorio di disegno industriale ed ambientale IV della Facolta' di Architettura di Milano e si occupa di mainframe e computer dal 1988.
E' raggiungibile via E-mail all'indirizzo
beaver@connet.it e sul circuito Fidonet, point 2:332/801.26.

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