![]()
FLASH: Triton 430 TXUn veloce aggiornamento sull'ultimo chipset Intel per PentiumAdatto sia ai sistemi desktop che ai portatili, il nuovo TX sembrerebbe riassumere gli aspetti migliori di VX, HX ed MX...di Fernando Carello
Nata con il 430FX, la serie Triton si è consolidata con il 430HX, in grado di fornire prestazioni migliori e pieno supporto PCI 2.1; all'HX si è poi affiancato (infine sostituendolo) il più economico VX, che guadagnava il supporto SDRAM perdendo però qualcosa sul piano prestazionale (rimando al relativo articolo su BETA n.9). La famiglia Triton era completata dal 430MX, nato per offrire ottime prestazioni ai sistemi Pentium portatili. Il nuovo 430TX riunisce, almeno sulla carta, la flessibilità del VX, le prestazioni dell'HX e l'avanzata gestione Power Saving dell'MX in un unico chipset, adatto sia a sistemi fissi che portatili. Come nel VX, c'è il supporto per le memorie SDRAM (v. BETA n.11), che peraltro il TX può gestire insieme alle stagionate FPM DRAM e alle EDO DRAM, anche contemporaneamente; come nell'HX, i timing per le memorie sono buoni: per le EDO, Intel dichiara un ciclo burst read 5-2-2-2, che diventa 6-1-1-1 per le SDRAM. Il chip che si occupa della gestione delle periferiche IDE, ovvero il PIIX4 82371, supporta ora la nuova modalità di trasferimento Bus Master UltraDMA-33 per dischi ATA-3, in grado di portare a 33 MB/s il throughput di punta di tali dispositivi; al momento, tuttavia, non ci risulta che siano già disponibili i driver software con supporto UltraDMA. Interessante il fatto che ora il CPU Bus appare supportato solo per le frequenze 60 e 66 MHz, il che taglierebbe fuori le CPU che funzionano con clock esterni a 50, 55 e 75 MHz (rientrano in questa categoria il Pentium 75, l'AMD K5 PR75 e P90, i Cyrix/IBM P120+, P133+, P200+): ma non escluderei che, nelle implementazioni pratiche, tali frequenze siano comunque utilizzabili (come è gia successo con le MB Triton-2 VX, spesso in grado di funzionare anche alle frequenze "non ufficiali" di 75 ed addirittura 83 MHz). Appaiono ridotti i buffer di lettura e scrittura tra DRAM e PCI, che rispetto all'HX (22 DWORD in lettura, 21 in scrittura) scendono a 10 e 18 DWORD rispettivamente; tuttavia Intel assicura che ci sono dei miglioramenti prestazionali sulla gestione complessiva del bus, probabilmente grazie a timing più accurati e quindi latenze ridotte; di sicuro, alla Intel hanno migliorato il sistema di arbitraggio per il bus PCI, implementando un timer indipendente per ogni transazione PCI al fine di assegnare con maggiore precisione ed indipendenza la priorità a ciascun dispositivo PCI; tra l'altro, il numero di dispositivi PCI Bus Master supportati a salito a cinque contro i precedenti quattro (senza contare i due controller UltraATA Bus Master integrati nel PIIX4). Sul fronte prestazionale, il TX è accreditato di performance simili a quelle dell'HX; tuttavia, come il VX, appare penalizzato su sistemi dotati di oltre 64 MB di RAM a causa della gestione poco flessibile della cache di secondo livello, non in grado di mappare gli indirizzi al di sopra dei 64 MB. Più in dettaglio: nonostante la massima quantità di RAM gestibile dal chipset sia pari a 256 MB, solo i primi 64 MB potranno sfruttare i 256 o 512 KB di cache di secondo livello (tipicamente Pipelined-Burst SRAM) presente sulla scheda, lasciando alla cache integrata nella CPU il compito di "coprire" gli indirizzi superiori. Neanche a dire che 64 MB siano un traguardo improbabile, per i PC di oggi ! Le schede madri equipaggiate con questo chipset sono già presenti sul mercato da alcune settimane; almeno sugli esemplari da noi visionati, permane la limitazione ad 1 solo slot DIMM per SDRAM già riscontrata su tutte le schede VX viste finora, nonostante il chipset, di per sé, gestisca più banchi SDRAM: per la precisione, il TX può gestire fino a 6 banchi logici di memoria (avendo 6 linee RAS#) all'interno dei quali è possibile mischiare, ed usare contemporaneamente, tipi diversi di RAM (es.: 4 SIMM + 1 DIMM).
Fernando Carello è raggiungibile via Internet tramite la redazione o all'indirizzo techcoord@beta.it |
Copyright © 1997 BETA. Tutti i diritti riservati.
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |