Rubrica WEBTECH

HTML: fine del wordprocessing classico?

La tecnologia Web si sta diffondendo sempre di più e in sempre maggiori livelli del computing moderno. HTML, l'esperanto del Web, sembra destinato a divenire il linguaggio universale in moltissimi campi di applicazione ed a sostituire i formati con cui finora abbiamo convissuto per i testi. In questo passaggio appare fondamentale il ruolo del software di gestione ed in particolare gli editor HTML, che da tool di sviluppo per siti e pagine Web si trasformano in prodotti in grado di sostituire tout-court un wordprocessor, ma anche molto di più.

di Luciano Giustini

Web, parola magica

   HTML si avvia a divenire lo standard de facto per ogni documento, per ogni comunicato, perfino per ogni e-mail. Non passa giorno che qualcuno converta la propria corrispondenza interna, aziendale o personale da plain text, da .doc, e da tanti altri formati, in HTML, mentre le grandi Case, da tempo, stanno investendo soldi e personale verso un ripensamento di tutta la tecnologia informatica dai modelli stand-alone (singole postazioni) o client-server (LAN), a uno di tipo Web, con il protocollo TCP/IP a far da sfondo quasi uniforme. Il modello di WAN del mondo Internet sta permeando ogni realtà funzionale dell'informatica, sia essa personale sia aziendale. Perfino Microsoft sta per portare su Windows 95, che è il sistema operativo più diffuso in assoluto per uso personale, una rivoluzione nell'impianto strutturale, variando tutti i tipi al modello unico del Web, con cartelle che sono pagine ipertestuali con tanto di controlli ActiveX, icone che diventano come i link di un Browser, e via dicendo. Web, magica parola che appare sempre più sulle altrui bocche o scritti, che è ormai pane quotidiano del mondo informatico, dallo smanettone fino al giornalista passando per il tecnico puro, e che sta rimpiazzando egregiamente le parole Internet e intranet che da mesi accompagnano praticamente qualsiasi articolo - tecnico e non - su qualsiasi media. Internet è chiaramente il tutto, la posta, l'ftp, il WWW, le chat, gli archivi, è il mondo della grande Rete e della sua filosofia. Il Web invece è inteso come la pubblicazione, le pagine, è un termine più legato alla presentazione e alla consultazione multimediale. Internet può far pensare a un concetto astratto, poco quantificabile come se si pensasse di stare "per strada". Web invece porta dritto al concetto di pagina ipertestuale, alla grande ragnatela che unisce miliardi di documenti nel mondo, contrazione del più importante termine mai coniato per la rete: il World Wide Web.

Il linguaggio senza frontiere: HTML

   Questo cappello introduttivo ci porta al linguaggio HTML come una logica conseguenza: l'esperanto del Web è il suo profeta, senza l'HTML probabilmente la diffusione di Internet sarebbe stata diversa. La facilità dell'HTML è fuori di dubbio, così come la sua malleabilità e ultimamente la sua potenza, qualità che hanno contribuito (e continuano a contribuire) alla sua diffusione e alla sua accettazione in ogni ambiente e per moltissime applicazioni. Come tutte le grandi "invenzioni", HTML è nato con ridotte potenzialità ma ha ottenuto subito grande successo, ed è via via cresciuto (a dismisura, direi) fino a diventare un codice praticamente complesso come e forse più di un linguaggio tradizionale. Oltretutto in HTML ora possono convivere più linguaggi, più script, più metodi e soprattutto svariati modelli multimediali, partendo dal video per finire ai plug-in, passando per il 3D e le ASP (Active Server Pages). HTML forse adesso si può veramente definire come un linguaggio. Ma ha molte anime, molte implementazioni, e sicuramente pochissimi standard (in questo ricorda molto UNIX). L'HTML "in senso stretto", così come (non) si insegna ai neofiti, praticamente è utilizzato solo dalle università e dai sistemisti, e la sua standardizzazione è 2.0. Qualcosina delle estensioni Netscape generalmente si concede, ma non molto di più. Gli altri, cioè chiunque oggi voglia presentare un suo prodotto, un'azienda o semplicemente le sue iniziative sul World Wide Web, fa uso dell'HTML cosiddetto avanzato, cioè del complesso codice, spesso multilinguaggio, cui accennavo poco fa, che deve essere ormai visto e gestito come fosse un linguaggio, con tool di sviluppo, prove, collegamenti, test, addirittura versioni preliminari e finali. Non gode di una stesura definita in sede di normalizzazione ma di un qualcosa molto simile a uno standard, che in pratica sono i due principali attori sulla scena dei browser Web (Netscape e Microsoft) a formare.

   Se questo può spaventare qualcuno, ci sono però delle buone notizie: l'HTML avanzato è ancora un linguaggio universale, quasi così come nel mondo fisico lo è l'inglese o informaticamente lo è l'ASCII. Dando per scontato che la maggior parte degli utenti (presunti o reali) del Web utilizzi browser di versioni recenti (quali, l'ho già detto prima - potrebbe sembrare una forzatura del mercato, ma non se la si guarda dal lato sviluppatore) si può ricondurre la "proprietarietà" dell'HTML a un discorso limitato a pochi elementi. JavaScript, per esempio, è un elemento da considerare ancora non fruibile da tutti, peggio ancora VBScript, ActiveX, e via dicendo. Gli elementi, invece, entrati ormai nella fruibilità generale devono essere considerati le tabelle, i font (sia come tipo che come dimensionamento), gli sfondi e i vari allineamenti tra immagini e testo, le form. Questi elementi ormai sono visualizzati alla stessa maniera dai browser recenti. Anche Java va considerato un modello franco, ma senza dimenticare che richiede ancora molte risorse al computer e che presenta diversi problemi. Il tutto mentre si affacciano alla ribalta i fogli di stile (Style Sheet, in via di normalizzazione, questi si!, da parte dell'autorita' competente - vedi CSS-1), un passo in avanti notevole che chi fa wordprocessing seriamente conosce già bene. Insomma l'HTML avanzato che si può realmente utilizzare per il Web è ancora l'HTML 'puro' esteso però nelle sue possibilità fino a porlo in grado di comporre una pagina da wordprocessor. Altri metodi, per altri scopi, fanno dell'HTML avanzato un linguaggio in grado di poter fare virtualmente qualsiasi cosa, ma a quel punto diviene troppo "proprietario" ed esula dagli scopi di questo articolo.

Comporre un documento direttamente in HTML

Documentazione BETA in HTML    Partiamo dall'e-mail, cavallo di battaglia dei pionieri della Rete e oggi fronteggiante la posta convenzionale a colpi di cifre, secondo alcune fonti avendola già superata. Per anni, anzi da sempre l'unico linguaggio universale della posta elettronica, prima in Fidonet poi in Internet, è stato l'ASCII a 7 bit, quello senza accentate per intenderci. Una tortura per alcuni, una salvezza per molti. :-): anche questa sequenza di caratteri, gli "smile", sono un retaggio della necessità di multi-visione. Una volta c'era un programma , SemPoint - provato pure su queste pagine, che convertiva automaticamente gli smile in faccine vere (quelle tondette), utilizzando il font Wingdings di Windows. Il problema nasceva per quei grafomani che pongono 40 faccine per esprimere un sorriso un 32 denti, cosicchè il messaggio sembrava un campo da tennis con due schiappe (Alessandro Vannini, coarticolista su Beta, sentirà dei strani fischi alle orecchie). Ma non divaghiamo. Chi fa un uso smodato della posta elettronica, e soprattutto non corrisponde solo con sistemisti e studenti, avrà senz'altro notato che aumentano esponenzialmente i messaggi in formato HTML. Gli apri-pista, in questo senso, sono stati quelli di Netscape, che hanno incorporato dalla versione 2.0 di Navigator un client di posta elettronica in grado di visualizzare messaggi scritti in HTML, come fossero pagine Web. Chi primo arriva meglio alloggia, dice il proverbio, e infatti anche in questo caso Netscape Mail ha avuto la meglio su chi, con tardivo e affannato ritardo, ha supportato questa opzione.
Ora la situazione è stabilizzata e l'HTML è supportato dai principali programmi di e-mail. Alcuni ancora non sono arrivati, come per esempio il fortunato Fortè Agent, ma sono sul punto di "convertirsi".
A partire dalla disponibilità di Netscape Mail molte Case con dei siti Web on-line, e Case indentificate esclusivamente col Web, hanno iniziato a offrire l'opzione di inviare messaggi in formato HTML. Pure noi di BETA, a chi si registra alla lista, offriamo questa opzione: il fatto che il 90% dei registrati la richieda può iniziare a far pensare.


   Chiarito come si riceve l'HTML rimane il problema di comporlo. Finora, nel tempo intercorso tra la nascita del Web e pochi mesi fa, una miriade di programmi shareware di piccole Case, o addirittura di singoli appassionati, ha permesso una stesura di codice HTML con relativa facilità. Nessuno, tuttavia, ha raggiunto le qualità e la facilità d'uso di un wordprocessor inteso come standardizzazione di talune attività, quali il tipo di carattere, la grandezza, le tabelle. Usando alcuni di questi programmi ho avuto due tipi di impressioni, a seconda che si trattasse di programmi per utenti "alle prime armi" oppure "avanzati". Nel primo caso, il tentativo di nascondere del tutto il codice sottostante rispetto al documento (la famosa tecnica WYSIWYG) porta ad avere documenti linearmente poco corretti. In altre parole, il codice che ne vien fuori è ancora troppo "sporco" per essere considerato una valida alternativa al documento "wordprocessed", specialmente se si producono documenti molto complessi, mentre non vengono implementate, per forza o per scelta, alcune peculiarità più interessanti e più recenti di HTML. Anche perchè in questi casi lo sforzo progettuale inizia a diventare titanico, nè più nè meno di quello necessario per produrre un ottimo wordprocessor, che però sono arrivati da molto più tempo. Nel secondo caso l'impressione avuta è stata, finora, di un qualcosa ancora troppo legato al codice piuttosto che all'utente, vincolandolo ad una conoscenza troppo specifica di quel che accade piuttosto che al risultato. E' come se usando Word si dovesse sapere come si sistema la pagina internamente, conoscere il suo codice. Se questo approccio può andar benissimo per un HTML-Writer, va male per chi si accinge a comporre un semplice documento e non a disegnare un sito Web. La tipica segretaria di informatica memoria può rendere bene l'esempio: ponetela davanti a FrontPage (forse il più famoso tool per il Web, che incorpora un ottimo editor HTML) e probabilmente non saprà neanche cosa fare. La stessa che cinque minuti prima batteva documenti in Word come fossero bruscolini. L'esempio di FrontPage, un pacchetto che è naturalmente e commercialmente mirato a chi progetta e gestisce siti Web, è illuminante per portarci nel prossimo discorso.

   Appare chiaro che dal punto di vista interfaccia-funzionalità deve esserci un qualcosa che renda possibile la stesura di un documento in HTML come fosse salvare in .htm da un wordprocessor, ma senza limitazioni o, peggio, conversioni disastrose per la visualizzazione.

   La prima Casa a credere in questa specifica tipologia di editor HTML è stata, ancora una volta e non a caso, Netscape, che ha fornito del suo browser anche una versione in grado di comporre senza troppi drammi pagine Web, chiamata Navigator Gold. Ho scritto "non a caso" perchè Netscape è una Casa che è sempre stata in prima fila, vuoi per motivi meramente commerciali, vuoi per motivi più "filosofici", nel proporre HTML come linguaggio per tutte le attività quotidiane, e non solo nel mondo del WWW.
Per molti una scoperta, per alcuni già uno strumento quotidiano, ma ancora lontano dal sostituire qualsiasi wordprocessor per la totalità dei documenti, Web e non, Netscape Navigator Gold, comunque, è servito come piattaforma per lo sviluppo del vero prodotto "HTML-processing" della Casa, di cui parlo nella prova seguente: Composer. Questo, a differenza di quanto mostrato finora dalla concorrenza, non insegue il codice HTML più puro nè il WYSIWYG più spinto. Semplicemente, permette di scrivere un documento dimenticandosi di star di fronte a un editor HTML. Scusate se è poco.

Collegamento d'articolo

Prova: Netscape Composer


Le funzioni avanzate del wordprocessing: confronto con "HTML-processing"

   In molte realtà d'impresa, d'ufficio o Soho si fa un uso del wordprocessor molto avanzato. Difficilmente gli utenti abituati a certe funzionalità sposerebbero il concetto di "Html-processing" mutuato da Internet se questo dovesse imporre limitazioni nei modi di operare. Ho voluto approfondire questo aspetto chiedendo ad alcuni utilizzatori-tipo quali sono le funzionalità più usate e perchè. Una volta avuta una situazione abbastanza omogenea ho confrontato i dati con quello che attualmente offre la tecnologia più avanzata degli HTML-processor, in programmi come Composer, e le ultime revisioni dello standard HTML. Vediamo insieme la tabella di confronto.

FUNZIONALITÀ A CONFRONTO
FunzionalitàWordprocessorHTML-processor avanzato
Dimensione relativa/ass. e tipo carattere
Allineamenti precisi (ma manca il giustificato)
Liste ordinate, numerate, con grafica
Incolonnamento(solo estensioni HTML Netscape)
Fogli di Stile (CSS-1 e JSS)
Templates
Tabelle e griglie
Note a contorno(non direttamente disponibile)
Incorporamento di oggetti diversi per documento (OLE, ecc.) (possibilità rese con Plug-in, ActiveX, ecc.)
Documenti multipli collegati (anche modalità frame)
Indicizzazione automatica(dipende dall'applicativo specifico)
Scripting (WordBasic, ecc.) (JavaScript, VBScript, altri)
Correttori ortografici
Drag & Drop di oggetti
Preview di Stampa
Legenda
In funzionalità si intende una specifica operazione standardizzata nel wordprocessing; in wordprocessor viene spuntata la scelta se questa operazione è possibile e ben supportata; in Html-processor viene spuntata la scelta se ugualmente questa operazione è possibile e supportata completamente, indicando le variazioni, o altrimenti le possibilità esistenti.

Come si può notare, non ci sono differenze sostanziali nelle funzionalità che ogni metodo mette a disposizione. Cambia invece il modo di utilizzare alcune di queste funzionalità, ma questo è un aspetto che riguarda più particolarmente l'implementazione degli applicativi e non lo standard in generale.
In generale dalla mia "mini-inchiesta" è emerso un particolare interessante. Ogni volta che chiedevo se fosse conosciuto il formato HTML e si desiderasse impararlo, la risposta era dubitosa, quando non negativa. Ma quando specificavo che il formato HTML è quello con cui sono fatte le pagine Web di Internet, allora l'atteggiamento cambiava radicalmente diventando di entusiasmo e voglia di passare subito al nuovo standard, se possibile. Questo significativo passaggio sottolinea ancora una volta che la mentalità per passare a HTML per ogni attività quotidiana che preveda la manipolazione e composizione di testi c'è già ed è questione di poco per trasformarla in realtà. Quel che manca, in effetti, è ancora il supporto di applicativi completi dal punto di vista funzionale e facili da usare. Ma questa strada è già percorsa da molti contendenti, e non mancheremo di ripassare su questo argomento nei prossimi numeri per vedere come la situazione si evolve.

La "lezione" di Adobe

Non bisogna pensare nè che l'unica alternativa al documento classico sia l'HTML nè tantomeno che questa strada sia stata mai battuta nel tempo. La Adobe (http://www.adobe.it) è una casa probabilmente nota a tutti e famosa per alcuni suoi prodotti per il mondo Macintosh giustamente invidiati e copiati dalle grandi Case (senza molto successo, invero). Molti anni fa quando ancora l'HTML era un'idea nella mente dei creatori del WWW, già Adobe credeva molto nello sviluppo del documento multi-piattaforma. Il software in questione era l'Adobe Acrobat, composto anche dai tool di integrazione Distiller e Reader. Il formato proposto da Adobe, e ancora oggi molto utilizzato, è il PDF (Portable Document Format, composto da testo, ma anche immagini e alcuni oggetti multimediali), che permette la visualizzazione identica sulle principali piattaforme software e hardware, per le quali c'è il modulo Acrobat Reader. Sembrerebbe che questo sia il formato che stiamo cercando e che HTML sia solo un altro modo di ottenere la stessa cosa, ma ..c'è un ma. Per comporre documentazioni PDF bisogna obbligatoriamente possedere Acrobat, che costa parecchio. I vantaggi di questo formato, quindi, sono sì molti ma la politica commerciale di Adobe non ha permesso il diffondersi del PDF come formato 'universale', ruolo che è stato invece preso dall'HTML, in quanto standard non legato a nessun copyright o marchio commerciale.

Conclusioni

   In quest'articolo abbiamo visto insieme il grande cambiamento che sta avvenendo nel mondo del wordprocessing in nome dell'HTML, massimo comun denominatore del mondo Internet e sempre più esteso a ogni realtà del computing. Si passa da un'architettura proprietaria per ogni Casa (i vari WinWord, WordPerfect, WordPro, solo per citare i più noti) dove ogni documento prodotto può essere letto solo dall'applicativo che lo ha generato, oppure da altri ma solo con opportuni filtri e comunque senza mai assicurare la piena compatibilità, ad una dove il documento è un oggetto indipendente da qualsiasi software e qualsiasi piattaforma. Il fatto che io usi la definizione wordprocessing non deve far passare in secondo piano un elemento fondamentale: il passaggio riguarda anche il modello "piatto" di documento che diviene un modello ipertestuale, multimediale, e andando avanti con la complessità di HTML, anche interattivo.

   Tra qualche anno (o forse dovrei dire tra qualche mese) potremmo quindi assistere ad uno scenario più o meno siffatto: ogni testo, dall'e-mail alla tesi di laurea passando per comunicati e brochure aziendali, avrà un formato HTML (3.x, o successivo), e potremo scegliere a nostro piacimento quale prodotto utilizzare ogni volta per leggerlo, comporlo o interagirci. Probabilmente si darà un generale addio allo storico ASCII che ha accompagnato generazioni di informatici, che rimarrà relegato a poche specifiche applicazioni dove l'HTML sia anticonveniente o difficile implementare. Gli svantaggi di questo cambiamento - tra i quali ricordo la dimensione leggermente maggiore dei testi, a seconda di cosa si vuole ottenere e comunque confrontando con un testo piano, e alcune limitazioni oggettive attualmente in via di superamento - saranno ampiamente controbilanciati dai molteplici vantaggi, fra i quali mi piace ricordare l'aspetto di ogni documento che sarà visto da tutti uniformemente, indipendentemente dal fatto che si trovino davanti un programma di mail, un wordprocessor o un browser Web, e che stiano su uno UNIX, un Windows o un handheld. Dopo la comunicazione globale, potrebbe essere l'ora di aprire le porte al "documento globale".


NOTE

- CSS-1 - Cascading Style Sheet Level 1
Attualmente il modello Web Style Sheet è implementato solo da Internet Explorer 3.0, e da Netscape Communicator 4, in beta. Il livello 1 del CSS sta per essere formalizzato in sede di W3C, mentre ne esiste già la "raccomandazione", sempre del W3C. Per saperne di più:
http://www.w3.org/pub/WWW/Style/ - Web Style Sheet (riferimento figura)

http://www.w3.org/pub/WWW/TR/REC-CSS1 - Cascading Style Sheets, level 1 - W3C Recommendation 17 Dec 1996

http://www.htmlhelp.com/reference/css/ Comprehensive Guide to CSS

CSS
Figura 1

- Dynamic HTML - Una delle novità introdotte negli ultimi tempi (Netscape Communicator 4.0 è il primo browser a implementarla) è il Dynamic-HTML, cui si propone pure una standardizzazione al W3C, nome sotto il quale si celano strutture come gli Style Sheet stessi, i Layers di Netscape e altre novità. Una documentazione piuttosto completa è disponibile nel sito Netscape selezionato nella rubrica delle URL del Bimestre.

- Articolo Revisione 1.2 (sul Web revisione 1.0)


Luciano Giustini è raggiungibile su Internet tramite la redazione o all'indirizzo coord@beta.it

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