a cura di Luciano Giustini
I nomi lunghi, le conseguenze di questa scelta su partizioni FAT e l'implementazione su Windows 95; il trucco degli Shortcut e l'interfaccia a "Oggetti"; la sicurezza e la protezione offerti da Explorer.
di Luciano Giustini
Fino a ora umiliati dalla ristrettezza degli 8.3 caratteri permessi dal DOS nei nomi file, possiamo sbizzarrirci con
Windows 95 a usare i nomi lunghi fino a 255 caratteri, inclusi spazi. La Apple prende in giro la Microsoft
inserendo su alcune testate internazionali commerciali ed economiche la dicitura di cui in Fig.1, che significa
"Congratulazioni", nel senso di "ce l'avete fatta finalmente, noi siamo anni che abbiamo i nomi lunghi".

Fig. 2 - Addio collegamento..
Il file in questione è stato spostato da DOS dalla directory originale in una directory
gerarchicamente distante. Quando si è fatto click sul suo Shortcut, Windows ha iniziato la ricerca sulla base delle informazioni in
suo possesso. Ricerca che, come si vede dalla figura, non è andata neanche a buon fine, pur trovandosi il file nello stesso volume.
L'Explorer in questo caso fa da Grande Fratello, nel senso
che solo da lui potete (e dovete) fare tutte le operazioni di copia, movimento, rinominazione, ecc....ma neanche tanto.
Ci sono altre idiosincrasie presenti nel meccanismo. L'Explorer, come depositario di tutte le operazioni su HD consentite, dovrebbe
porre un minimo di sicurezza su quelle che possono inficiare il funzionamento del sistema. Macchè: ho cancellato USER.DAT
tranquillamente (da Explorer), ed ecco cos'è successo:

Windows 95 infatti tiene una copia di archivio di USER, cioè ogni volta che fate qualcosa lui aggiorna due file contemporaneamente,
perfettamente identici, tanto lo spazio è abbondante (si sa, gli HD non bastano mai): ma fare in modo che non potesse venir cancellata
accidentalmente una copia sola no, eh?
Ho eliminato anche la copia di backup di USER.DAT, sperando che almeno questa fosse in qualche modo protetta dalla
cancellazione:

Si, c'è scritto proprio reinstallare Windows. Comodo no? Ricapitolando: per distruggere l'interfaccia a "oggetti" basta sbagliarsi con l'Associazione per i file .lnk, mentre per distruggere proprio tutto basta sbagliarsi a cancellare il Registro. Manco avessimo cancellato la FAT! Un sistema a prova di crash, non c'è dubbio. Il Registro di configurazione di Windows 95 contiene informazioni non vitali per il funzionamento di sistema, come le impostazioni grafiche, eventualmente riferite al numero di utenti definiti sulla macchina, l'OLE cui la Microsoft tiene tanto, le famose Associazioni di cui prima, e una copia ridondante delle caratteristiche hardware del computer (l'altra sta in SYSTEM.DAT). Il System.Dat, a proposito, è un altro registro di sistema contenente informazioni di vario tipo, alcune delle quali molto interessanti, ma che analizzeremo in un'altra puntata. Ora rimaniamo sul Registro "canonico" e andiamo avanti con le scoperte. Abbiamo detto che Windows 95 non permette che si vada avanti senza di esso, anche se tecnicamente potrebbe benissimo. Perchè? In realtà il Registro contiene alcune informazioni sulle impostazioni di Explorer (Gestione Risorse nella versione italiana). Che centra Explorer? Centra centra... Spostiamoci nel riquadro "La sovrastruttura di Windows 3.1" per capirne di più.
In ultima analisi, se tutto ciò vi può sembrare normale (forse siete stati abituati "bene" da Windows 3.1) non avete mai avuto modo di fare un raffronto con gli altri sistemi operativi del settore, sia per quanto riguarda le interfacce che la sicurezza. In alcuni di essi è stata implementata la tecnica degli Oggetti, imperniata sulla metafora della scrivania. Nella realtà gli Oggetti sono tali perchè possiedono informazioni atte a definirli in tutte le loro caratteristiche, informazioni che viaggiano insieme all'oggetto e sono controllate attraverso degli standard di interfaccia (per esempio le Classi). Non s'è mai visto che muovendo un Oggetto esso perda le sue caratteristiche, e soprattutto i riferimenti ad esso. Così come non s'è mai visto che un sistema operativo cosiddetto "serio" permetta all'utente di cancellare accidentalmente file determinanti per il funzionamento del sistema, o che non gliene dia perlomeno avviso. Per esempio OS/2 crea delle immagini runtime dei suoi file di sistema accessibili all'utente, e oltretutto ne conserva comunque una o più copie sicuramente "pulite" attivabili in bootstrap; Windows NT, della stessa Microsoft, non dà neanche conto di dove e chi sia il registro di sistema, creando inoltre un alveare delle informazioni vitali rese inaccessibili allo stesso Administrator . Ora, se tutto questo si poteva sopportare (ma neanche poi tanto) su Windows 3, che nel 1989 si proponeva di essere poco più che una shell grafica al DOS e non aveva certo "pretese" da grande sistema operativo, non è più accettabile su un prodotto che Microsoft invece sbandiera come rivoluzione nei sistemi operativi. Se pensate che Windows 95 sarà utilizzato da un pubblico anche composto da segretarie o da "smanettoni" della prima ora, vedete bene che andiamo incontro a un futuro di complicazioni per l'informatica.
Nota: tutte le prove sono state effettuate sulla versione USA definitiva di Windows 95.
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