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[Rubrica Sistemi Operativi]

coordinamento di Luciano Giustini



Windows NT 4.0: gli Object File System

Il futuro dei file system secondo Microsoft. L'ultima occasione per togliersi di torno la FAT e i finti oggetti di Windows 95 secondo noi

di Luciano Giustini

FAT, File Allocation Table, 1980. Uno dei dinosauri più longevi che la storia dell'informatica ricordi. Eppure così diffuso, e ancora così vivo: Windows 95 ce lo ripresenta imbellettato e virtualizzato.
HPFS, High Performance File System, 1989. IBM, in piena fase di rottura con Microsoft, introduce in OS/2 un file system avanzato, bilanciato e dalle prestazioni superiori.
NTFS, NT File System, 1991. Microsoft dopo due anni rilascerà Windows NT, per il quale sfodera un file system ricalcato a grandi linee sull'HPFS ma ancora più sicuro, e soprattutto orientato alla rete.
1998-2000: OFS, Object File System, ovvero NTFS a oggetti. Quali oggetti? Quelli di Microsoft, ovviamente. Fogli elettronici di Excel dentro Word e viceversa, OLE 3.0, Network file system, ecc.
Torneremo sicuramente sull'argomento, nei prossimi mesi, intanto diamo un'occhiata alla struttura dell'OFS.

Il file system dentro il file system. Dentro il file system, dentro il file.

La più piccola molecola di memorizzazione al giorno d'oggi è il file. Questo vale per tutte le piattaforme, indistintamente. Ma se consideriamo il file come insieme di più parti, come per esempio un database relazionale, un foglio elettronico con immagini bitmap, un documento con tabelle database, ecc. ecc. vediamo che come molecola sta diventando piuttosto ingombrante, e scomoda da maneggiare. Questo è vero soprattutto con OLE, e infatti è Microsoft che ha pensato al rimedio. Perchè non trattare ogni oggetto contenuto in un file come unità a se stante? Per ottenere questo si è pensato di implementare un file system dentro il file. Che a sua volta è contenuto nel file system di sistema. Basta collegare il tutto con la tecnologia dei database ed ecco gli OFS. Semplice? No, tutt'altro...
La struttura che si viene a creare dentro questi file, detta "OLE Structured Storage", crea un impianto ad albero di sottofile, chiamati "stream-objects" e di sottodirectory, "storage-objects". La gerarchia che si viene a instaurare è del tutto simile a quella del file system, stream-objects contengono dati, e storage-objects contengono stream-objects o altri storage-objects. Il collegamento tra queste gerarchie e i file system superiori (si parla sempre al plurale, ora vedremo perchè) avviene tramite una seconda gerarchia, stavolta di database, una tecnologia che prende il nome di "OLE DB". In pratica viene creato a livello di file system un insieme di database composti e concatenati, che possono essere singoli file, database relazionali, o file system organizzati come un database. Sembra un serpente che si mozzica la coda, ma non è così. La cosa si capisce meglio (e si capirà ancora di più quando Microsoft ci darà maggiori informazioni) vedendo il file system come un unico grande database, con campi, query, ecc. Tutti gli strumenti tipici dei db saranno implementati e utilizzabili sugli oggetti di sistema, e si collegheranno con database gerarchicamente inferiori, fino a arrivare al "OSS" di cui sopra. Gli oggetti di sistema allora prendono il nome di Object File System, e sono database collegati con OLE. Notare che la parte intermedia è non vincolante, ovvero a database superiore può non corrispondere database inferiore, ma si può passare solamente per file singoli, con il che si mantiene la compatibilità all'indietro. La cosa interessante, tra l'altro, è che i campi di tali database saranno completamente modificabili da utente, o da programma, per le esigenze di memorizzazione. Per esempio dati riepilogativi nei documenti, attributi estesi, ecc. Un'implementazione di questi ultimi c'è già per esempio in OS/2 su HPFS.

Nel prossimo numero:
Windows NT 4.0: la prima prova ufficiale del "vero" nuovo s.o. di questi ultimi anni. Ci è appena giunto in redazione la versione preliminare, nel momento di andare in uscita. A rileggerci fra 2 mesi, non perdete il prossimo numero !

(1-continua)


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