coordinamento di Luciano Giustini
Alcune osservazioni sul futuro che verrà e le idiosincrasie del presente; Windows 95 come involuzione; il comportamento di alcuna stampa tecnica
di Luciano Giustini
Premessa
Iniziamo il discorso, che vedrà protagonisti proprio e solo i sistemi operativi, con una piccola ma doverosa premessa storica.
Dalla metà dei primi anni 80 a poco meno di due anni fa, la scelta informatica dell'utente comune, come di quello professionale o aziendale, era tra un Personal Computer compatibile, con le limitazione del DOS e Windows e una scarsa potenza elaborativa, o un Macintosh, ben dotato per la grafica ma incompatibile con tutto il mondo e ineludibilmente costoso, o infine uno Unix, macchina professionale e potente ma un po' troppo per addetti ai lavori, e anch'essa molto costosa. In questo lasso di tempo il mercato è andato nella direzione che tutti, o quasi, abbiamo conosciuto: i compatibili hanno sfondato il mercato, con DOS e Windows ancora qui a ricordarci le loro antiche origini, i Macintosh sono rimasti relegati al ruolo di macchine dedicate alla grafica o all'editoria elettronica (tra l'altro raggiunti dai PC), e gli Unix sono diventati lo standard de facto per le reti di connettività (leggi alla voce Internet), per le aziende con grandi basi di dati da gestire e in qualsiasi posto ci sia stato bisogno di
potenza di calcolo superiore.
La premessa storica termina qui: in questo periodo, infatti, lo scenario sta mutando rapidamente. Già da qualche mese si hanno i primi sentori del cambiamento in atto, come si diceva nelle prime righe; nuovi annunci, nuovi sistemi operativi, nuova mentalità. Cosa cambia? La direzione che pare esser stata intrapresa è che da ora in poi non sarà più l'hardware l'elemento predominante delle scelte, ma il sistema operativo, il quale supporterà diversi tipi di piattaforme, anche diversissime tra loro come Unix o PC, sempre rimanendo identico, quindi supportando le stesse applicazioni, permettendo gli stessi scambi di dati, e via dicendo. Questo in pratica non significa che l'utenza sarà svincolata da ogni tipo di scelta precedente, anzi. Questa scelta sarà però molto più centrata sul software, e quindi a monte sul sistema operativo da adottare, piuttosto che sull'hardware, e cioè sul tipo di piattaforma da scegliere, com'è stato finora. In definitiva il baricentro viene spostato dall'hardware al software. Con alcune distinzioni. La prima di queste riguarda l'uscita di un sistema operativo che determina un'eccezione nell'andamento appena esposto, e che riporta di botto le cose al vecchio stato. Di chi parliamo? Ma di Windows 95, naturalmente: chi meglio di lui può rappresentare il collaudato connubio PC & DOS?
Il Personal Computer innovatore e il DOS
Il PC nonostante tutto ha fatto - e sta facendo - da volano al cambiamento. Se non fossero esistiti i cosiddetti compatibili IBM a quest'ora stareste probabilmente leggendo Beta in versione Unix, a la X-Windows certamente, oppure in versione Macintosh (su quest'ultima avanzo qualche riserva N.d.R.). Con l'avvento dei PC per la "grande massa" le case software sono scese in campo e le leggi del mercato si sono attivate, prima tra tutti ovviamente la concorrenza. Il fatto che la piattaforma cosiddetta Intel, o x86, abbia preso il sopravvento ha rappresentato da una parte un vantaggio in termini di sviluppo - Basic, Pascal prima e C poi, e tanti altri linguaggi più o meno semplici creati o portati su questa piattaforma hanno aperto le porte della programmazione anche ai non specialisti - ma anche degli svantaggi legati alla stessa architettura. Basta che pensiate al terrificante spettro della compatibilità binaria che ancora ci trasciniamo dai tempi del 8088, o alla memoria segmentata a 64K, per non parlare del comparto file system...Qui ci spostiamo sul discorso che più ci interessa, i sistemi operativi, anzi, IL sistema operativo per elezione: il famigerato DOS. Inventato (o quasi, ma questo è un altro discorso) da Bill Gates agli albori della sua carriera informatica e proposto all'IBM come sistema operativo facile da usare e gestire intorno al 1981, il DOS ha tenuto compagnia, in tutti questi anni, alla stragrande maggioranza degli utilizzatori di PC, almeno fino allo scorso settembre. Da questa data, infatti, il DOS ha smesso i panni di sistema operativo a caratteri ed è diventato, sempre ad opera di Bill Gates, un qualcosa di più simile a Windows... Avete presente quell'interfaccia grafica che dal 1989 in poi ha accompagnato sempre più insistentemente il "nostro"? Si. Bene, essa ne è diventata parte integrante, e i due non vengono più prodotti, e venduti, separatamente. E non poteva essere altrimenti........o no?
Windows 95: immancabilmente
Si potrà obiettare che di sistemi operativi per PC ne esistono parecchi. Si, lo so, ma proprio di questo parleremo approfonditamente dopo, ora soffermiamoci un attimo su quello che sembra essere il fenomeno del momento, o l'evento storico, o l'avvenimento informatico del decennio, la svolta (sto cercando di elencare tutti i termini che ho letto su riviste e giornali specializzati e no in quest'ultimo periodo) e via esultando.
C'è poco da esultare, in realtà. Se dal lato marketing Windows 95 rappresenta una svolta, dal lato tecnico è una disgrazia.
Questo lo sanno un pò tutti quelli che per hobby o per lavoro non si interessano di informatica solo per sentito dire; ma la
stragrande maggioranza delle persone che invece lo fanno, ritengono Windows 95 una meraviglia. Peggio: lo confrontano
con Windows NT, con OS/2...e qualche eretico anche con Linux. Problemi? Qualcuno: se abbiamo convissuto finora con
DOS e Windows, speravamo che qualche voce si alzasse a dire "ora basta". Il mercato è lì, a ricordarci che di
realtà molto più avanzate ce ne sono a iosa. Eppure la diffusione e il marketing di una grande azienda come Microsoft
sono riusciti ad affossare anche il più piccolo bisbiglio. Windows 95 è qui tra noi, simile anzi uguale a DOS e Windows e
pronto a tenerci compagnia per altri 3, 4, 5 e chissà quanti anni prima che il progresso tecnologico non sbatta definitivamente le porte in faccia a questa dinastia che ci accompagna da 15 anni.
Caronte non lavora qui..
Dal momento che Windows 95 è basato in gran parte sulle Win32 introdotte da Microsoft qualche anno fa e che ha acquisito alcune caratteristiche di NT, l'utente medio rimane confuso su quale Windows sia meglio usare. La linea
di Microsoft in proposito è la seguente: Windows 95 è destinato a chiunque non disponga dell'hardware necessario per eseguire tranquillamente NT e anche agli utilizzatori casalinghi che usano i giochi (categoria che negli ultimi tempi l'industria ritiene critica). Secondo Microsoft, Windows NT è per tutti gli altri, e particolarmente per gli utilizzatori avanzati o aziendali che possono apprezzare la sua robustezza, sicurezza, la superiore protezione dal
crash, il multitasking preemptive e simmetrico e la multipiattaforma.
Quando i computer, fra qualche anno, avranno tutti la potenza necessaria per far girare NT, allora Windows 95 e tutti gli
ammennicoli che si porta dietro scompariranno come colombe dal disio chiamate. Microsoft produrrà
un unico sistema operativo, NT, che nel frattempo si sarà fatto le ossa con la nuova
interfaccia di Win95, ed erediterà da questo le cose opportune. Questa è la storia così come interpretata dagli esperti della casa di Seattle.
In sostanza Windows 95 viene visto come un traghettatore, da DOS+Windows a NT. Peccato che Microsoft
abbia omesso di dire che Windows 95 non è un passaggio intermedio, bensì un Windows 3.1 rivisto e corretto, con
il plus di sorreggere l'esecuzione delle applicazioni Win32. Questo significa che le persone che usano
Win95 non si abituano affatto a lavorare con un sistema operativo serio, ma tutt'altro: continuano solo ad
avere gli stessi problemi di prima con minore conoscenza di quello che accade e conseguente minore possibilità
di intervento. Cosa poi succederà quando il DOS..pardon, Windows 95 sparirà e NT sarà tutto da scoprire per 90 milioni di persone, beh, sarà meglio non saperlo. Ma questo sarebbe il meno. La personalità introdotta da Windows 95 è in qualche modo un passo indietro rispetto all'evoluzione dei sistemi operativi. Come vediamo negli articoli delle "dolenti note", nella rubrica Windows, la filosofia degli oggetti, cui tutti aspirano e che OS/2 per esempio già implementa, in Windows 95
è semplicemente disattesa, o per meglio dire camuffata. Il che non sarebbe in assoluto grave, ma dal momento
che bene o male questa interpretazione la utilizzeranno milioni di persone e che quindi tutti noi ci dovremo convivere, la cosa diventa seccante. Pensando poi che il tutto verrà proposto e portato vero Windows NT, che tecnicamente è
avanzatissimo e non "merita" una simile interfaccia, viene da innervosirsi. Per fortuna qualcosa sembra muoversi.
E' allo studio l'Object File System, un file system distribuito e orientato agli oggetti che
implementerà per primo NT 4.0, ora con nome in codice Cairo, quando e come Microsoft riterrà opportuno (1998? 2000?).
Nel frattempo siamo alla mercè di Win95; fino a quando NT 4 non sarà prodotto, e non considerando il periodo di
test che porterà con sè, dovremo
ritrovarci tra i monitor la sua interfaccia "oggettivamente" limitata. Nel 96, presumibilmente verso la metà, verrà rilasciato Windows
NT 3.52, che l'adotta, e quindi ne troveremo ancora di più.
Microsoft disegna il suo futuro, e se verrà un sistema operativo degno di questo nome, le daremo ragione: per
il momento, però, Windows 95 porta il settore verso un'involuzione.
Chi ha paura di Windows 95?
Ma come, dirà qualcuno, tutti ne parlano bene, tutti ne dicono meraviglie, tutti lo usano. Se è vero che è brutto e
cattivo perchè nessuno ne parla?
Prima di tutto non è vero che nessuno mette in luce le sue caratteristiche poco nobili: BYTE, la prestigiosa rivista internazionale,
per esempio, ha stilato un paio di articoli esemplari in proposito (vedi riferimento in rubrica Windows), e all'estero anche altre testate non espressamente informatiche hanno buttato giù qualche
commento sul pesante sull'affare Microsoft. E in Italia? Dopo, dopo..
Resta il fatto che Windows 95 fa in un certo senso paura (no, non nel senso che state pensando voi...). Da una parte è comprensibile considerando l'installato complessivo delle copie di Windows, e dall'altra è anche vero che costruire un buon sistema operativo oggi richiede notevoli investimenti e un ritorno, su di essi, molto meno che sicuro. Eppure le grandi case in questi anni non sono certo rimaste con le mani in mano, anzi.
Uno dei casi più eclatanti è proprio OS/2, sviluppato per sostituire il DOS prima e Windows poi. Eppure Windows 95 venderà molte più copie di
quante ne abbia potuto OS/2 finora, come peraltro ha fatto Windows 3.1. Forse OS/2 ha dei problemi? Non strutturali: è un
ottimo e solido prodotto con tutte le carte in regola per sfondare, che lamenta solo qualche difetto nelle procedure di installazione, peccati
veniali.
Cinque anni, 150 milioni di dollari per scrivere sei milioni di linee di codice. Vi dice qualcosa? Ma si, Windows NT, il futuro dei sistemi operativi, o
almeno sulla carta era così. NT è stato fatto dalla Microsoft, ma non si direbbe: lo conoscono in due gatti, ne hanno
vendute si e no un milione di copie, ed è tecnicamente avanzatissimo.
Entrambi richiedono un hardware potente per girare: i computer di oggi vanno benissimo; OS/2 va bene anche con quelli di ieri.
Entrambi offrono un ambiente di lavoro confortevole e protetto da crash e malfunzionamenti. Entrambi sono multitasking e
interamente a 32bit, entrambi supportano l'emulazione DOS e Windows, entrambi....e potrei continuare per ore a snocciolare
dati, anzi caratteristiche irrinunciabili in un sistema operativo moderno.
Win95 si indirizza all'utenza home, come dicevamo: e fin qui ci possiamo anche stare, nessuno nasce imparato,
l'utilizzatore evoluto non mancherà di spostarsi verso altri sistemi operativi più avanzati non appena si impratichisce
con l'uso del computer. Ma quello che snerva è la sua diffusione nel mondo lavorativo. In pratica si traduce nel
associazione "Se voglio mangiare devo usare Win95": sicuramente inaccettabile! Ma chi è che sceglie le
soluzioni informatiche per le aziende? Dei trogloditi dell'informatica di massa? Pare di si, ovunque si vada ci si
ritrova tra i piedi il nostro.
Prima di andare avanti,
vediamo la scheda di confronto che ci illustra meglio la situazione. Vengono presi in esame tre sistemi operativi avanzati e regolarmente commercializzati, insieme a Windows 95 e al DOS 6.22.
L'alfabetizzazione informatica del Paese va quindi a rilento e malino, considerando quanto
abbiamo detto finora.
Non ci si dovrebbe preoccupare, basta la cosiddetta stampa specializzata a dare l'orientamento corretto a tutti
questi. Vero o Falso?
Lo spazio è finito (anche noi ci siamo auto imposti dei limiti in dimensione negli articoli) e quindi concludo.
La stampa specializzata
Le riviste tecniche del settore sembrano aver perso la bussola di fronte
al nuovo arrivato di casa Microsoft. In Italia, perlomeno. All'estero
le testate più autorevoli, come l'americana BYTE (vedi riferimento in rubrica Windows),
ma perfino testate
internazionali non informatiche (TIME), hanno avanzato pesanti interrogativi sulla necessità e la consistenza di Win95.
Tra l'altro negli USA il mercato home ha dimensioni enormemente superiori al nostro, sia in
assoluto che in relativo, e quindi assume ancora più rilievo l'opinione della stampa specializzata.
In Italia è tutto un fiorire di lodi e di incondizionato amore.
Ciò ha lasciato l'amaro in bocca
a molti. Prima di tutto perchè è impossibile non accorgersi delle vere e
proprie nefandezze tecniche che gli sviluppatori di Windows 95 hanno introdotto, anzi meglio hanno mutuato
e amplificato dalla vecchia gestione Windows 3.x. Secondo perchè gli unici in grado di informare l'utenza
meno preparata dovrebbero essere proprio i giornalisti della stampa tecnica. Invece di tutto ciò se
ne è parlato e se ne parla solo nel mondo telematico. Nonostante il gran clamore che si fa intorno ad esso, rimane
però un vettore d'informazione ancora troppo poco diffuso per una alfabetizzazione informatica di massa, che
tra l'altro ha preso le mosse solo da poco. Di sicuro non andrà a buon fine, se chi
è addetto, per passione e per lavoro, a illustrare all'utente pregi e difetti della
produzione software si lascia completamente prendere la mano da una meravigliosamente
bene orchestrata operazione di marketing.
Abbiamo visto cosa c'è nell'aria, e nelle prossime puntate analizzeremo da vicino le soluzioni architetturali dei nuovi
sistemi operativi multipiattaforma. Abbiamo fatto un discorso sul freno che Windows 95 pone a questo nuovo scenario e sulle
sue caratteristiche che ricordano da vicino DOS e Windows che speravamo esserci tolti di mezzo. Abbiamo visto come la stampa
specializzata abbia spesso sovratteso questo prodotto e le sue idiosincrasie tecniche. Un pacato articolo con piglio di ragionamento, insomma,
spesso personale, a volte più generale. Siamo ben lontani, comunque, dalle vesti lacerate degli articoli di questi mesi nei confronti
di un prodotto che di lacerante ha solo il battage pubblicitario che si sta portando dietro.
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