databook CPU Socket 7
Diamo uno sguardo per una corretta configurazione alle principali
caratteristiche dei prodotti recenti di AMD, Cyrix e Intel.
di Andrea Nenni
Rispetto al mio articolo
dello scorso anno sono stati introdotti molti nuovi processori e anche
la scelta del chipset su piattaforma Socket 7 è diventata più
critica; vediamo intanto i nuovi arrivati e le loro principali caratteristiche,
per un corretto settaggio, in questa tabellina.
CPU |
int. clock
MHz |
ext clock
Mhz |
Multiplier |
Voltage
Core-I/O |
Power Dissipation
max.-typical (W) |
Intel Pentium MMX-233 |
233,3 |
66,6 |
3,5 |
2,8-3,3 |
17,0-7,9 |
Intel Pentium MMX-200 |
200 |
66,6 |
3 |
2,8-3,3 |
15,7-7,3 |
Intel Pentium MMX-166 |
166,6 |
66,6 |
2,5 |
2,8-3,3 |
13,1-6,1 |
AMD K6-233 |
233,3 |
66,6 |
3,5 |
3,2-3,3 |
28,3-17,0 |
AMD K6-200 |
200 |
66,6 |
3 |
2,9-3,3 |
20,0-12,0 |
AMD K6-166 |
166,6 |
66,6 |
2,5 |
2,9-3,3 |
17,2-10,3 |
AMD K5-PR166 |
116,6 |
66,6 |
1,75 |
3,5-3,5 |
nc |
Cyrix 6x86MX-PR266 |
233,3 |
66,6 |
3,5 |
2,9-3,3 |
27-16,2 |
Cyrix 6x86MX-PR266 |
225 |
75 |
3 |
2,9-3,3 |
26,1-15,7 |
Cyrix 6x86MX-PR233 |
200 |
66,6 |
3 |
2,9-3,3 |
22,9-13,7 |
Cyrix/IBM 6x86MX-PR233 |
187,5 |
75 |
2,5 |
2,9-3,3 |
21,8-13,1 |
IBM 6x86MX-PR233 |
166,6 |
83,3 |
2 |
2,9-3,3 |
20,2-12,1 |
Cyrix/IBM 6x86MX-PR200 |
166,6 |
66,6 |
2,5 |
2,9-3,3 |
20,2-12,1 |
Cyrix/IBM 6x86MX-PR200 |
150 |
75 |
2 |
2,9-3,3 |
18,9-11,4 |
Cyrix/IBM 6x86MX-PR166 |
150 |
60 |
2,5 |
2,9-3,3 |
18,9-11,4 |
Cyrix/IBM 6x86MX-PR166 |
133,3 |
66,6 |
2 |
2,9-3,3 |
17,6-10,6 |
Cyrix/IBM 6x86L-P200+ |
150 |
75 |
2 |
2,8-3,3 |
nc |
Cyrix/IBM 6x86L-P166+ |
133,3 |
66,6 |
2 |
2,8-3,3 |
nc |
Cyrix/IBM 6x86L-P150+ |
120 |
60 |
2 |
2,8-3,3 |
nc |
Cyrix 6x86L-P133+ |
110 |
55 |
2 |
2,8-3,3 |
nc |
Cyrix/IBM 6x86L-P120+ |
100 |
50 |
2 |
2,8-3,3 |
nc |
Notiamo subito che AMD, con il K6, è tornata ad etichettare i
processori con la frequenza effettiva e non con il sistema Pentium Rating.
Anche se, a dire il vero, i primi esemplari usavano il nuovo PR2 che prende
a termine di paragone il Pentium Pro; visto che i due dati coincidevano,
e forse anche per maggior chiarezza, vista l'esistenza di ben quattro tipi
di Pentium diversi (con prestazioni ben differenti), ha fatto marcia indietro.
Cyrix e IBM (quest'ultima produce al solito i chip per la prima e ne
rivende una parte con il suo marchio) proseguono, invece, nell'uso del PR
anche per i 6x86MX, confrontandoli però con i Pentium MMX; propongono però,
adesso, anche diversi modelli con medesime prestazioni dichiarate ma diverse
frequenze, per una gamma molto vasta (se non esagerata).
Ovviamente clock diversi danno risultati prestazionali diversi sotto
condizioni particolari: quello interno più elevato favorisce operazioni
CPU bound su piccole quantità di dati mentre quello esterno più
alto è vantaggioso con dati più ampi o magari un multitasking
spinto e con le operazioni di I/O, a patto che la scheda madre gestisca
efficacemente il clock superiore sopratutto ai 66 MHz.
Aggiungo che la gamma fornisce un implicita garanzia di funzionamento
per tuti i modelli con bus a 75MHz, e anche a 83, per la revisione B di IBM,
e siccome i test di funzionamento riguardano fondamentalmente il clock
interno massimo garantito un possessore di PR200 166/66 B, scheda madre
permettendo, si può ritrovare un PR233 in tutta sicurezza.
In realtà sul mercato al dettaglio i modelli disponibili correntemente
sono solamente il PR166 con bus a 66, i due PR200 e il PR225 con bus a
75, mentre i PR266 non si sono ancora visti; il PR166 con bus a 60, infine,
è giustificato solamente sui portatili per ridurre il consumo, e
anche dei 6x86L si trovano facilmente solo le versioni P166 e P200.
Sui nuovi processori MMX Intel non c'è quasi nulla da dire, tranne
osservare la ridotta dissipazione termica frutto di una minor complessità
del chip, il quale ha, infatti, anche prestazioni inferiori a K6 e 6x86MX, sopratutto
sul codice a 32 bit nel quale questi ultimi avvicinano la famiglia Pentium
Pro/II; conserva, invece, un lieve vantaggio sulle operazioni FP e MMX,
più marcato nei riguardi del Cyrix; aggiungo che per i portatili
vengono prodotti anche Pentium MMX con le vecchie frequenze 150/60 e 133/66
MHz.
Osserviamo poi che tutti i processori, tranne l'ormai vecchio K5, hanno
bisogno di un voltaggio più basso per il nucleo del processore,
ottenuto con un regolatore di tensione supplementare sulla scheda madre,
in pratica l'unico requisito hardware per le CPU di classe MMX su Socket
7; ovviamente tutti i nuovi arrivati sono MMX ad eccezione del K5 e dei
6x86L, semplici evoluzioni dei vecchi modelli visti l'anno scorso.
Anche in questo caso le tensioni indicate in tabella sono quelle nominali,
mentre il range raccomandato è in realtà più ampio,
e ovviamente per diminuire la non indifferente generazione di calore è
consigliabile scegliere valori inferiori. Vediamo qui di seguito gli intervalli
consigliati.
CPU Family |
Core Voltage (Vcc2) |
I/O Voltage (Vcc3) |
Pentium MMX |
2,7-2,9 |
3,135-3,6 |
K6 233 |
3,1-3,3 |
3,135-3,6 |
K6 166-200 |
2,755-3,045 |
3,135-3,6 |
K5 |
3,45-3,60 |
3,45-3,60 |
6x86MX |
2,8-3,0 |
3,135-3,465 |
6x86L |
2,63-2,97 |
3,15-3,45 |
Considerate anche che la tendenza per i prossimi K6 e 6x86 MX con clock
più elevato (300 MHz e oltre) è quella di scendere verso
i 2,5 Volt per il core, quindi la presenza di tensioni inferiori ai 2,8
sulla scheda madre può ritornare molto utile per i futuri upgrade.
I siti AMD e IBM sono al solito particolarmente ricchi di informazioni
tecniche e commerciali: fra i tanti dati trovo molto utili, e vi riporto localmente, le
pagine con le decrizioni delle sigle package di K5 (vedi),
K6 (vedi), 6x86 (vedi) e
6x86MX (vedi)
nonchè un elenco con tutti i part number (vedi)
di tutti i 6x86 IBM.
Quasi tutte le mother board di ultima generazione hanno un minor numero
di settaggi relativo alla famiglia del microprocessore, che viene riconosciuta
e configurata automaticamente dal BIOS grazie agli onnipresenti registri
CPU ID; questo è un bene se si conosce il sito Internet del produttore
poichè permette spesso di aggiungere il supporto per nuove versioni
con un semplice upgrade della Flash ROM; viceversa in mancanza di un aggiornamento
del produttore si rischia di non poter montare anche nuove CPU molto simili
che non richiedono supporti particolari ma che non vengono riconosciute.
Ancora una volta quindi non vi affidate assolutamente a MB sconosciute
perchè rischiate di chiudervi la strada alle future competitive
novità su Socket 7 da AMD e Cyrix; nel caso in cui, viceversa, si
voglia montare semplicemente una versione con un clock maggiore è
spesso possibile supplire con adeguati settaggi di clock e sopratutto moltiplicatori
riportati qui in tabella.
BF0 |
BF1 |
BF2 |
K6 |
Pentium MMX (P55)
6x86MX |
Pentium (P54) |
K5
PR120-166 |
K5
PR75-100 |
6x86 |
1 |
1 |
1 |
3,5 |
3,5 |
1,5 |
1,5 |
1,5 |
2 |
0 |
1 |
1 |
2 |
2 |
2 |
1,5 |
2 |
3 |
0 |
0 |
1 |
2,5 |
2,5 |
2,5 |
1,75 |
|
|
1 |
0 |
1 |
3 |
3 |
3 |
2* |
|
|
0 |
1 |
0 |
4 |
|
|
|
|
|
0 |
0 |
0 |
4,5 |
|
|
|
|
|
1 |
0 |
0 |
5 |
|
|
|
|
|
1 |
1 |
0 |
5,5 |
|
|
|
|
|
* Il moltiplicatore 2x del K5 non è in realtà documentato
ed era previsto per una versione PR200 a 133/66 Mhz mai uscita.
Nelle prime tre colonne sono riportati direttamente i livelli logici
dei segnali di I/O BF0, BF1 e BF2 corrispondenti rispettivamente ai pin
Y33, X34 e W35 che vengono campionati in fase di boot; quasi sempre c'è
una corrispondenza diretta con dei jumper o microswitch per cui è
facile desumere configurazioni non previste anche se manca una tabellina
esplicita sul manule; per i più curiosi e per chi vuole ovviare
alla mancanza dei settaggi per moltiplicatori maggiori con saldatore e
stagno ecco il pin-out (vedi) del K6.
Ovviamente alcune versioni a clock medio-basso del Pentium P54 mancano
dei moltiplicatori più alti, invece alcuni esemplari del P55 166
MMX arrivano con i moltiplicatori superiori a 2,5 inibiti in fase di packaging
per impedire overclock facili e fonte di varie truffe in passato (sopratutto
con i P75 e 133 rivenduti come modelli superiori dopo una sofisticata riverniciatura
oppure semplicemente a cabinet sigillato).
Per chiudere giusto qualche nota sui chipset, come ad esempio il fatto
troppo spesso trascurato del limite di 64 MB per l'area di RAM coperta
dalla cache L2 dell'altrimenti buon Intel Triton TX. Questa caratteristica,
quasi sicuramente aggiunta intenzionalmente visto che il precedente HX
copre un'area ben più vasta, rappresenta una specie di bomba ad
orologeria innescata pronta ad esplodere nel corso del '98 ai primi upgrade
a 96 o 128 MB con un sensibile rallentamento delle prestazioni, proprio
quando la campagna pubblicitaria del Pentium II sarà agli apici.
Oltretutto gli OS moderni fra cache del disco dinamiche che occupano
tutta la RAM libera e assegnazioni delle aree a partire dagli indirizzi
più alti ricadono sistematicamente nella zona oltre i 64 MB anche
con una sola applicazione leggera quindi è decisamente sconsigliabile
superare tale soglia con il TX per evitare decadimenti prestazionali.
Sono invece esenti da questo limite alcuni recenti ottimi chipset AMD,
VIA e SiS che oltretutto gestiscono anche più di 512 KB di cache
esterna e supportano il bus a 75MHz; in particolare il VIA Apollo 580 VPX
e i SiS 5571, 5581, 5582, 5597 e 5598 hanno il PCI asincrono o con divisore
2,5 oltre al solito 2 per rimanere entro i 33 MHz dello standard e tranne
il 5571 supportano ufficialmente i 75 MHz, i velocissimi VIA Apollo VP2
e il gemello AMD 640 invece lo supportano solo ufficiosamente visto il
PCI a 37,5 MHz che può creare problemi con alcune schede PCI ma
sono comunque privi di tutti i problemi sui timing delle memorie e sopratutto
sul controller IDE PCI integrato che affliggono diverse MB basate su Triton
TX.
Tutti i chipset VIA inoltre supportano la modalità linear burst
della cache esterna delle CPU Cyrix/IBM che attivata porta un vantaggio
prestazionale di qualche punto percentuale e dai risultati dei benchmark
appaiono particolarmente ottimizzati anche per l'AMD K6.
Alla prossima!
Per i siti dei costruttori potete consultare la mia lista, all'indirizzo
http://www.comune.roma.it/COMUNE/bbs/vip/links-hw.html. Per contattarmi consultate la pagina di redazione.
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