![]() EmTec ZOC 3.02Ecco una sorpresa che nessuno si aspettava: uno dei migliori programmi di emulazione terminale esistenti al mondo, riservato esclusivamente agli utenti di OS/2, si è trasformato, ed oggi compare anche in versione nativa a 32 bit per Windows 95 e Windows NT.Un bel regalo, uno di quelli che meno si aspettano, e perciò più si gradiscono: uno dei più sofisticati programmi di emulazione terminale disponibili sul circuito dello shareware per il sistema operativo di Big Blue approda finalmente anche in ambiente Microsoft, e con sè, da vero pioniere, porta il famoso linguaggio REXX, un sofisticato strumento di interazione con il sistema operativo. Avrà fortuna? Vediamolo in questa breve panoramica. di Alessandro Vannini
La "Guida Galattica per Autostoppisti", immortale opera di Douglas Adams, direbbe di ZOC: "Fare zoc significa comunicare con altre persone per mezzo di software e hardware estremamente sofisticati (sofisticati almeno dal punto di vista degli abitanti di un pianeta azzurro assai poco importante situato in una parte ancor meno importante della Galassia, discendenti di scimmie che pensano che i loro personal computer siano dei gran bei pezzi di hardware)..." Ed effettivamente, noi piccoli abitanti della Terra non possiamo fare a meno di dire che ZOC è veramente un gran bel programma, sicuramente uno dei migliori in circolazione, capace di impensierire, per versatilità e potenza, anche i "grandi vecchi" della telematica, come i classici Telix, Procomm Plus, Qmodem Pro, ecc. ecc. Però, perennemente insoddisfatti come siamo, non potevamo mancare di trovare il classico pelo nell'uovo. Iniziamo la nostra prova, per toccare con mano questo nuovo arrivato nel mondo di mamma Microsoft. Anche un mondo senza luci...Fare telematica, oggi, per la maggior parte degli utenti significa immergersi nel coloratissimo mondo del World Wide Web, fatto di immagini, suoni, interazioni quasi tattili, ormai, tra "surfer" e documenti ipertestuali. Ma la telematica non è sempre stata così; in moltissimi casi non lo è ancora, e ci sono ottime ragioni per pensare che non lo sarà mai. È il mondo della "telematica fondamentale", quella abitata da linker che, per scelta o per necessità, non fanno uso delle sofisticatissime interfacce grafiche, ma che, ad un livello più fondamentale, sanno utilizzare le risorse distribuite sulla grande rete mondiale puntando decisamente al sodo, cioè all'informazione pura, senza tanti fronzoli. I programmi di emulazione terminale, in questo modo, non sono così allettanti per l'occhio inesperto; non per niente i maggiori fornitori di connettività per Internet fanno poggiare tutta la loro pubblicità sulla possibilità di utilizzare i vari web browser anche per funzioni assolutamente elementari, come lo scambio della posta elettronica, oppure l'accesso a siti ftp. Programmi come Zoc vanno contro questa tendenza, soprattuto per il fatto di essere diretti ad un gruppo di utenti, come dicevamo, sostanzialmente diverso.Primo incontroIl programma presenta immediatamente un'interfaccia assai semplice (fig. 1), anche se per alcuni particolari tradisce la sua provenienza originale. In alto, subito al disotto dei menu, troviamo la toolbar, configurabile a piacere dall'utente. Un elemento che notiamo subito per Zoc e' la grandissima flessibilità generale: qualsiasi elemento può essere personalizzato in funzione del sistema remoto a cui ci si vuole connettere; in questo modo si avrà il più confortevole ambiente possibile per ogni collegamento, con tutti i comandi utili sempre a portata di un click del mouse. Immediatamente al disotto della toolbar, c'è la cosiddetta "macrobar": si tratta di una serie di pulsanti che possono assumere differenti funzioni a seconda delle impostazioni assegnate dall'utente: si va dalla possibilità di avviare macro gestite da script interni, alla possibilità di lanciare eseguibili esterni al programma principale, come pure all'invio di una serie predeterminata di caratteri al terminale, in modo da automatizzare semplici operazioni ripetitive, come la digitazione di username e password per operazioni di login, oppure l'introduzione di particolari sequenze di caratteri destinati ad avviare trasferimenti di file sotto protocollo.![]() Fig. 1: La finestra principale del programma si dimostra abbastanza pulita e ben realizzata, e del tutto simile alla versione per OS/2 da cui deriva. Tutti gli elementi utili durante le operazioni online sono immediatamente disponibili con un click del mouse, anche i menu principali replicati in modalità "pop-up", mentre i pulsanti programmabili della "macrobar" aumentano significativamente la flessibilità dell'interfaccia. Tutti i menu sono replicati anche in modalità pop-up, ossia sono sempre immediatamente disponibili alla pressione del tasto destro del mouse in qualsiasi punto del terminale. Molto interessante ed utile la funzione di auto-send dei caratteri selezionati con il puntatore del mouse: in pratica, se facciamo click su un carattere questo verra' automaticamente inviato al terminale remoto, simulando la pressione del tasto corrispondente sulla tastiera; questo può essere utile nelle operazioni di copia-incolla di porzioni di testo piuttosto ampie, oppure quando si desidera inviare al terminale il nome di un file presente in una lista offerta dal sistema remoto: è il sistema più sicuro per evitare errori di battitura e assicurare la massima velocità di input. Sotto la finestra del terminale troviamo un "chat field", uno spazio dove inserire del testo da inviare al terminale remoto. Il testo inserito non viene trasmesso fino alla pressione del tasto di invio. Sotto il chat field compare la status bar, dove sono concentrate ed immediatamente disponibili le principali impostazioni del nostro terminale: da sinistra verso destra sono mostrati: tipo di connessione attivata (modem seriale, terminale telnet, terminale LAN), il tipo di prococollo di trasferimento attivo, l'emulazione terminale scelta, il costo della connessione (calcolato in base alla durata), la replica dei principali indicatori luminosi del modem, la finestra di attivazione del log della connessione, il timer della connessione, la dimensione della finestra principale, l'orologio e la data di sistema. Una finestra principale molto completa, dunque, che però sotto un'apparenza ordinata e lineare nasconde una complessità dovuta alla ricchezza di funzioni disponibili in grado di disorientare l'utente appena meno esperto di programmi di telematica.
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