Internet e le leggi europee allo studio
Questa volta, invece delle mie consuete
considerazioni, voglio porre all'attenzione dei lettori di BETA un argomento che
interessa tutti: il futuro legislativo di Internet.
E' giunto infatti in redazione, tra i tanti, anche un comunicato stampa di un noto partito
politico italiano, comunicato che ha destato la mia curiosità e, dopo averlo attentamente letto, il mio
interesse. È un'interrogazione che un deputato di questo partito ha rivolto alle
autorità competenti riguardo le forme legislative che la commissione europea
sta elaborando per Internet, forme di cui lui è a conoscenza.
Vi sottopongo quindi il comunicato, e preferisco non commentare, anche perchè si commenta da solo.
Buona lettura (beh, buona..).
Note - Il comunicato non è stato nè modificato nè formattato in modo
da lasciare invariata la forma con cui è stato inoltrato.
I FATTI DELLA LEGA- Interrogazione in Senato a favore di Internet
"IN NOME DELLA LIBERTA':NON TASSATE E NON CENSURATE INTERNET"
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In data 30 ottobre,il presidente della Lega Nord, e Senatore del
Veneto, Stefano Stefani ha presentato una interrogazione al presidente
Prodi e al Ministro delle Poste e Teleomunicazioni Maccanico, nella quale
si stigmatizza l'operato di una commissione europea che sta studiando
la possibilita' di tassare la rete,in modo da decongestionarla
(linguaggio tecnico per coprire le volonta' di censura...).
Una interrogazione su questo tema verra' presentata prossimamente
anche dal gruppo parlamentare al Parlamento Europeo della Lega Nord.
Allegato trovate il testo dell'interrogazione,che vi preghiamo di
diffondere a tutti gli utenti di Internet che conoscete:
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<<<<INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA>>>>
Roma, 30 ottobre 1996
Stefano Stefani - Al Presidente del Consiglio e ai Ministri delle
poste e telecomunicazioni.
Per sapere - premesso che :
- la rete telematica denominata Internet è caratterizzata da milioni di
computers collegati fra di loro tramite le linee telefoniche di tutto il
mondo; in qualsiasi momento miliardi di informazioni di qualsiasi tipo e
natura vengono scambiate con Internet a basso costo;
- questo sistema si è subito rivelato come un formidabile strumento di
libertà, in quanto diffusore di notizie e informazioni dirette, ma è
diventato anche un modo nuovo di fornire servizi, come teleconferenze,
vendite, lezioni e consulenze a distanza; questi servizi rappresentano
peraltro la minima parte dell utilizzo della rete telematica;
- il 25 aprile 1995 la Commissione europea, in collaborazione col
Presidente ed alcuni commissari, fra i quali l'italiano Mario Monti, ha
istituito un gruppo di studio, denominato High Level Group of Expert on
Social and Societal Aspects of the Information Society , con l'incarico di
analizzare i riflessi sociali, l'organizzazione del lavoro, i rapporti fra
le regioni europee e tutte le problematiche legate all introduzione delle
nuove tecnologie della comunicazione e dell informazione;
- tale gruppo di studio, costituito da 14 membri, in rappresentanza di
altrettanti paesi europei ( per l'Italia il signor Pier Verderio,
sindacalista della CISL ), invece di occuparsi della conseguenze sociali,
pare che abbia rivolto le sue attenzioni all'aspetto economico-fiscale
legato al flusso delle informazioni;
- il primo atto concreto di questo High Level Group , una relazione del 12
agosto 1996, ha infatti ipotizzato una bit tax , ossia una tassa da
applicare in base al numero dei dati inviati o ricevuti, in sostituzione del
pagamento delle spese telefoniche; si verrebbe quindi ad applicare a tutti
gli utenti di Internet una tassa generalizzata per supplire
all'impossibilita di tassare l'uso di Internet per la fornitura di servizi;
- la caratteristica vincente della rete telematica è data dal costo
contenuto, tanto che i maggiori utilizzatori sono giovani ed universitari
con limitate possibilità economiche e non utenti, come ha dichiarato il
presidente del gruppo in questione, il professore di economia Luc Soete,
con notevoli disponibilita economiche ;
- uno dei benefici aggiuntivi addotto a sostegno della ipotesi della bit
tax è rappresentato dalla riduzione della produzione di informazioni ed il
decongestionamento della rete, praticamente una limitazione derivante
dall'eliminazione dell'utilizzo dei meno abbienti;
- in USA, dove la rete è attiva da alcuni anni, un tentativo di limitare
il cosiddetto Free Speech (libertà di parola) ha fatto tremare i polsi sia
al Congresso che al presidente Clinton ;
- se non si ritenga che l'atteggiamento in premessa possa portare
ad una pericolosa riduzione della liberta d'informazione, una poco
auspicabile censura ed una ingiusta limitazione a carico di chi ha
scarse possibilita economiche;
- quali iniziative intenda assumere per impedire un atto che
porterebbe ad
una forte disincentivazione dell utilizzo di Internet, quindi ad un danno
generalizzato alla libertà di pensiero e alla democrazia;
- se sia il caso di verificare la possibilita che il gruppo di studio
europeo possa subire pressioni lobbiste da entità che operano nei settori
tradizionali delle comunicazioni.
on. Stefano Stefani
Quello che vorrei ottenere, dalla lettura di queste righe, è un'esposizione del
problema, al di là dell'appartenenza politica a questa o quella fazione, di cui
comunque noi non siamo in alcun modo portatori nè divulgatori.
Anzi, se qualche altro parlamentare, di qualsiasi movimento politico, volesse renderci
note le sue iniziative per questo
o altri argomenti ad esso correlati, saremo ben lieti di ospitarle in questa sede.
Luciano Giustini
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