Internet, 07.1998
Negli ultimi trenta o quarant'anni si è
assistito ad un cambiamento sempre maggiore delle abitudini dell'uomo in gran
parte nel cosiddetto "mondo occidentale", e gradualmente vi si sta assistendo anche in altre grandi regioni della Terra,
come l'Oriente, l'Africa, nei continenti diversamente sviluppati e nelle regioni del Sud del mondo.
Modi e stili di vita regolati un tempo da ritmi biologici e naturali
tendono, in modo più evidente nella civiltà industrializzata, a modificarsi in virtù dei ritmi dell'uomo e grazie alle sue capacità di organizzazione.
Insieme alle
nostre abitudini naturali si sono, così, sviluppate modalità di vita e di comportamento
dipendenti dalle scoperte scientifiche, tecnologiche, dalla divulgazione e dalla diffusione
di strumenti e metodi nuovi, che il più delle volte hanno consentito un miglioramento della vita o comunque un adeguamento dei ritmi a esigenze diverse.
In questi graduali cambiamenti i fenomeni di civilizzazione tecnologica appaiono fondamentali, sia per
il nostro passato sia, soprattutto, per guardare con consapevolezza e coscienza al nostro futuro.
Nella realtà che ci circonda i cambiamenti sono prodotti da un complesso concatenarsi di eventi e persone,
che spesso non è dipendente solo da poche menti ma è anzi connubio di molteplici istanze, volontà, speranze,
idee e decisioni.
I cambiamenti e le scoperte del mondo tecnico-scientifico varcano nuove frontiere
a velocità quasi relativistiche, ma le conseguenze osservabili sulla civiltà dell'uomo arrivano solo dopo molto tempo, e
a volte vanno molto lontano dagli iniziali percorsi previsti.
Molti dei cambiamenti avvengono portando quelli che chiamiamo "buoni frutti", ma a volte anche "cattivi frutti",
e, se dobbiamo dar retta
a molti osservatori, vediamo che negli ultimi anni c'è stato più un deterioramento
di certi valori di rispetto civile piuttosto
che l'auspicata maturazione umana e tecnologica. Alcune volte si assiste
alla passività dell'uomo di fronte a certi eventi che richiederebbero attenzione,
forse per l'ignoranza e la mancata informazione dei fatti
e delle progressioni, per interessi di parte troppo forti e ben organizzati, o forse anche per un'informazione
troppo pacchettizzata o di parte.
Assistiamo a capovolgimenti
di idee e strumenti inizialmente previsti per portare "buoni frutti", condotti da chi
probabilmente vede più come buoni frutti il profitto e l'espansione commerciale che altri
valori per la civiltà tecnologica.
In definitiva il concetto di "civiltà tecnologica" appare ancora non ben definito,
un insieme di grandi cambiamenti e graduali adattamenti,
in un momento delicato di assestamento sulle grandi scoperte scientifiche del secolo e in cui, forse, l'uomo cerca di
controllare maggiormente il suo mondo ricevendo le spinte di troppi interessi e trovando un substrato di poca informazione.
Le abitudini cambiano ma i valori della civiltà devono necessariamente restare, fornendo
le adeguate basi perchè etica, morale e scienza possano contribuire insieme a formare
i cammini di conoscenza e di civiltà.
Il progetto Civtec nasce dall'esigenza di osservare e commentare
il progresso e i cambiamenti della civiltà tecnologica. Il miglioramento della vita dell'uomo è
infatti obiettivo perseguito e auspicato da chiunque, per cui ritengo che parlarne in modo piano e chiaro
non possa che essere una delle vie migliori al suo raggiungimento. Ci sono spesso
concetti che sfuggono o rimangono affidati al ristretto novero degli "addetti ai lavori".
Per quanto potrà essere possibile, Civtec considererà molti di questi argomenti e cercherà
di portarli alla conoscenza della comunità.
Il ruolo che Civtec si propone di assumere è in qualche modo, quindi, di osservazione
e descrizione degli eventi e dei problemi globali; ma anche di orientamento, e su questo
sarà opportuno chiarire i nostri intenti.
Civtec è un progetto che nasce, e vuol rimanere, libero da condizionamenti di carattere economico,
politico, e sociale. Tuttavia, le posizioni di Civtec potrebbero
non rimanere sempre pienamente neutre, e noi consideriamo questo un fattore positivo.
Una sola disamina sterile di problemi ed eventi di interesse comune non garantirebbe, a
nostro avviso, poi così grandi vantaggi a chi vuole capire e rendersi conto del mondo intorno a lui.
Al contrario, l'analisi e il commento del giornalista possono aiutare, se ben ponderati e
collocati nei contesti più ampi del fatto in sè, ad acquisire una piena coscienza e capacità di critica
dei fatti stessi.
Nel progetto Civtec noi ci impegniamo a mantenere l'osservazione dei fatti al livello
più basso possibile di parzialità, mentre l'orientamento sarà sempre un elemento
in più dell'osservazione e preferibilmente da essa distaccato, in modo da lasciare al lettore
la facoltà di seguire l'intepretazione che a lui è più congeniale.
Inoltre, come elemento fortemente innovativo, sarà sempre un fine privilegiato da Civtec
quello di dare al lettore due opinioni diverse su uno stesso argomento, fermo restando
un'attinenza ai fatti che, ovviamente, non può mancare per nessuna delle argomentazioni.
Nelle nostre intenzioni la struttura del progetto e i percorsi seguiti da Civtec
saranno definiti in senso editoriale, come segue:
La creazione della rivista "Civiltà Tecnologica", a periodicità inizialmente semestrale,
che sarà divisa in primo e secondo
semestre, seguendo una denominazione di Raccolte.
La rivista sarà pubblicata su Internet e potrà essere consultata sia sul sito on-line
sia scaricabile sull'hard disk per l'off-line. In questo caso l'esperienza maturata
con BETA sarà di grande aiuto. Le rubriche fisse definite nella prima fase
della rivista sono:
Osservatorio sarà la rubrica dedicata per elezione alla osservazione e commento di fatti.
Al suo interno conterrà una sezione "Semestre" per le novità degli ultimi mesi, anche con
contributi provenienti dalla carta stampata (quotidiani, periodici, ecc.) e dai siti di novità online.
Articoli sarà la parte di corpo maggiore della rivista e conterrà i contributi
più lunghi e di approfondimento della redazione. Le rubriche proposte sono:
- Tecnologia D'Opinione; opinioni (possibilmente due per ogni tema) su grandi temi di attualità, cultura, scienza, tecnica, informatica.
- Problemi e Soluzioni; discussioni strutturali su un argomento d'attualità o di crisi
- Informatica e Tecnica; articoli tecnico-scientifici di medio livello
- Esplorazioni; contributi su argomenti di vario genere
- De Jure Condendo; i problemi e le argomentazioni sul diritto
Stampa Insieme a Osservatorio sarà la rubrica dedicata alla selezione di dati e fatti
relativi al mondo
della carta stampata. Ancora non abbiamo deciso se sarà fissa o a rotazione.
Posta vorremmo dedicare quanto più spazio possibile all'interazione con i nostri lettori.
Questa rubrica avrà, secondo le nostre intenzioni, una sezione "gemella" on-line con
una mailing-list o un newsgroup.
Questa struttura editoriale, come appare chiaro, potrà subire aggiustamenti. Alcune rubriche,
tuttavia, rimarranno comuni, come l'Osservatorio, e con contenuti dinamici e variabili. La parte
Web potrà differire leggermente da quella scaricata, ed eventualmente potremo creare
una mailing-list per i lettori in cui si dia notizia degli aggiornamenti sul sito.
Ma queste sono tutte cose di cui potremo parlare
alla prossima raccolta, mentre vi invito a leggere la prima, che esce proprio
allegata a questo Numero di BETA!
A tutti auguro buona lettura!
Luciano Giustini
l.giustini@beta.it
Civtec sul Web: http://www.beta.it/civtec
Download: http://www.beta.it/civtec/download
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