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Jurassic VAXSono lì che aspettano, sepolti in oscure cantine, contando uno dopo l'altro polverosi anni. Sono vecchi, sono lenti, sono storia, sono VAX. E' tempo che nei loro circuiti torni a pulsare corrente.
di Francesco Sileno
Questa vuole essere una breve guida di riferimento per i fortunati che sono riusciti a mettere le mani su un VAX, e si stanno tuttavia domandando da che parte guardare il nuovo giocattolo. Cos'è VAX?
Domanda oziosa. Il VAX è Il calcolatore degli anni '80. Discendente del glorioso PDP-11
nella scala evolutiva DIGITAL, è una macchina 32bit (almeno finchè non
andiamo ad esaminare la CPU, che se non erro varia da 20 a 90 bit), la cui sigla sta
per Virtual Address eXtension. Eh si, se anche non la prima, è sicuramente
stata la macchina che ha reso popolare il concetto di 'memoria virtuale'
così come lo intendiamo oggi. Il sistema operativo che usavano i VAX era il VMS (Virtual Memory System, non a caso), ancora oggi vivo e vegeto come OpenVMS, usato prevalentemente sugli Alpha, ma ancora compatibile con i VAX. I primi modelli usavano telescriventi elettromeccaniche, anche se erano già in giro i terminali seriali della famiglia VT. Si, i vari VT52, VT100, VT340... sono terminali nati per i VAX. Poi venne l'era delle GUI, e arrivarono i terminali in grado di fare grafica a 1280x1024x8bit, e DECWindows. Complessivamente, il loro impiego variò da server aziendale ad applicazioni mission-critical a workstation grafica per CAD. Prima il dovere...
Bene, supponiamo che siate riusciti ad identificare in un VAX quel grosso
comodino privo di cassetti.
Giunti qui, potete attaccare la spina, e premere il Big Red Button.
Controllate che tutte le ventole siano partite, o comincerete ad avere
molto caldo da lì a poco. ... poi il piacereAvete un terminale a portata di mano? Bene, se è quello 'fornito' con il VAX, non dovete fare altro che collegarlo. Alcuni VAX usano un connetore MMJ, una specie di RJ a 6 poli con la linguetta spostata da un lato. Altri un connettore DB9 che, ATTENZIONE, non è necessariamente con piedinatura RS232C, bensì per i modelli più vecchi in EIA232:
Se invece avete l'MMJ, e NON avete già un adattatore, cominciamo a divertirci. Potete provare ad adattare un RJ a 6 poli telefonico strappandogli la linguetta e limandolo un po', ma non credo che avrete molto successo. Potete provare a cercare presso i vostri rivenditori di materiale elettronico, oppure telefonando alla Digital Italia (http://www.digital.it). Io c'ho provato, dopo il quinto numero che mi informava di dover chiamare un altro numero, ho lasciato perdere. Ok, questa è la piedinatura dell'MMJ:
Come potete notare, niente controllo di flusso hardware. Fatevi il vostro bel cavetto, mettendo in comune le due masse e incrociando Trasmit con Receive e DTR con DSR.
Se non avete un terminale a portata di mano, potete sempre usare la porta
seriale di un altro PC, usando un emulatore di terminale che sia piuttosto
valido con almeno i VT100. Linux non ha problemi con Minicom, per Windows
potete provare TeraTerm o Kermit95. Se il vostro è un MicroVAX o una VaxStation, da qualche parte ci sono uno switch e un commutatore, aventi questo scopo:
E forse da qualche parte c'è un altro commutatore per configurare la velocità di comunicazione della porta console, nel disperato caso in cui il terminale recuperato dalla discarica sotto casa non arrivi alla paurosa velocità di 9600 baud. Accendete terminale e VAX, e osservate il monitor. Se almeno qualcosa funziona, un contdown a partire da 41 (più o meno) appare. Nella serie MicroVAX, da qualche parte c'è un display ad una cifra replicante lo stesso conteggio, che può essere d'aiuto se non appare nulla a schermo. Nel caso questa cifra si fermi prima di arrivare almeno a 3, c'è qualcosa che non va nel POST del VAX, compresa la connessione della console. Purtroppo ignoro il significato di tali cifre. Se si ferma a 3, ci sono buone probabilità che il primo switch sia configurato per non fare l'autoboot, o che non ci sia nessuna unità di boot predefinita, e il VAX vi sta chiedendo da dove partire. Se il VAX non è stato configurato per fare in automatico il boot, vi apparirà questo prompt: '>>>'. Provate con 'SHOW DEVICE', e dopo aver identificato un device promettente 'BOOT <device>'. I nomi dei device sono composti da tre lettere e un numero. Le prime due lettere dicono di che tipo di device si tratta (quale HD, quale nastro, etc...), la terza lettera su quale controller è installato, il numero è per distinguere unità uguali sullo stesso controller. Ad esempio, il nostro MicroVAX 3400 ha DIA0: e DIA1:, due HD sul controller A. DIA0: è quello da cui fare il boot. A titolo di esempio, ecco cosa appare sulla console del nostro MicroVAX 3400 con su installato VMS 5.3 subito dopo l'accensione: KA640-A V5.3, VMB 2.7 Performing normal system tests. 41..40..39..38..37..36..35..34..33..32..31..30..29..28..27..26.. 25..24..23..22..21..20..19..18..17..16..15..14..13..12..11..10.. 09..08..07..06..05..04..03.. Tests completed. >>>show device DSSI Node 0 (R7FZYC) -DIA0 (RF71) DSSI Node 1 (R7X0FE) -DIA1 (RF71) DSSI Node 7 (*) UQSSP Tape Controller 0 (774500) -MUA0 (TK70) UQSSP Tape Controller 1 (760404) -MUB0 (TU81) Ethernet Adapter -ESA0 (08-00-2B-13-B5-44) >>>boot dia0 (BOOT/R5:0 DIA0) 2.. -R7FZYC$DIA0 1..0.. VAX/VMS Version V5.3 Major version id = 1 Minor version id = 0 PLEASE ENTER DATE AND TIME (DD-MMM-YYYY HH:MM) 10-AUG-1998 $! Copyright (c) 1989 Digital Equipment Corporation. All rights reserved. %SET-I-NEWAUDSRV, identification of new audit server process is 00000108 %LICENSE-I-LOADED, DEC DVNETEND was successfully loaded with 230 units %LICENSE-I-LOADED, DEC FORTRAN was successfully loaded with 100 units %LICENSE-I-LOADED, DEC VAX-VMS was successfully loaded with 1000 units %%%%%%%%%%% OPCOM 10-AUG-1998 09:56:31.08 %%%%%%%%%%% Operator _OPA0: has been enabled, username SYSTEM %%%%%%%%%%% OPCOM 10-AUG-1998 09:56:31.58 %%%%%%%%%%% Operator status for operator _OPA0: CENTRAL, PRINTER, TAPES, DISKS, DEVICES, CARDS, NETWORK, CLUSTER, SECURITY, LICENSE, OPER1, OPER2, OPER3, OPER4, OPER5, OPER6, OPER7, OPER8, OPER9, OPER10, OPER11, OPER12 %%%%%%%%%%% OPCOM 10-AUG-1998 09:56:32.58 %%%%%%%%%%% Logfile has been initialized by operator _OPA0: Logfile is SYS$SYSROOT:[SYSMGR]OPERATOR.LOG;174 %%%%%%%%%%% OPCOM 10-AUG-1998 09:56:32.59 %%%%%%%%%%% Operator status for operator SYS$SYSROOT:[SYSMGR]OPERATOR.LOG;174 CENTRAL, PRINTER, TAPES, DISKS, DEVICES, CARDS, NETWORK, CLUSTER, SECURITY, LICENSE, OPER1, OPER2, OPER3, OPER4, OPER5, OPER6, OPER7, OPER8, OPER9, OPER10, OPER11, OPER12 %SET-I-INTSET, login interactive limit = 8, current interactive value = 0 10-AUG-1998 09:56:34 SYSTEM job terminated at 10-AUG-1998 09:56:36.03 Accounting information: Buffered I/O count: 682 Peak working set size: 662 Direct I/O count: 374 Peak page file size: 3003 Page faults: 4814 Mounted volumes: 0 Charged CPU time: 0 00:00:24.15 Elapsed time: 0 00:00:49.99 Username:
Qualche minuto, ed ecco la login.
Et voilà, la password è cambiata! DCL
La shell del VMS, Digital Command Line. Tanto per ribadire di chi è tutta
questa roba. nodo"nome password"::device:[directory]nomefile.estensione;versione
'nodo' e 'nome password' sono necessari solo per referenziare file in
ambiente DECnet.
Una semplice corrispondenza tra comandi *nix e VMS:
Ulteriori informazioni potete trovare nei links segnalati alla fine dell'articolo, o anche solo consultando l'HELP in linea di VMS. Non che sia paragonabile alle man pages di Unix, ma è indubbiamente d'aiuto.
E ora che ci faccio?
Oh beh, quello che vi pare. C'e' un bel po' di roba in giro per VMS.
Prima però c'e' un problema: la licenza. Digital era tristemente nota
per i suoi particolari contratti di assistenza e licenze, decisamente
costose. Questo è uno dei motivi per cui molti hanno abbandonato i VAX
appena possibile.
In giro per la rete ci sono un sacco di archivi free per VMS, comprensivi di uno stack TCP/IP e server WEB. Anche su CD. Se vi serve un kit di installazione di OpenVMS (si installa anche sulle macchine che prima usavano VMS, ed è perfettamente compatibile), a http://www.montagar.com/hobbyist/, per soli 30$ vi prendete un CD con dentro:
Può darsi che vi venga il dubbio di cosa farci col CD, se il vostro VAX ha solo l'unità a nastro. Nei newsgroup dedicati c'è chi si offre di portare su nastro l'installazione di OpenVMS, in ogni caso non crediate di poter leggere i CD del VMS con un qualsiasi altro sistema operativo: non sono ISO9660. Un problema interessante che si pone tuttora è come importare file binari sul VAX non disponendo del CD, ne di accesso TCP/IP. Tra le idee geniali ma impraticabili:
Non nego di essere in grossa crisi. ConclusioniTuttora VMS viene considerato uno dei sistemi più sicuri e robusti presenti in circolazione, molti software vi sono stati portati (c'è vi e lynx, che altro serve?). Può servire da macchina per shell account, come server web interno, ftp server, o anche solo BBS. Potete dare una mano a chi vuole portarci su Linux , anche se, pur essendo uno di quelli che vorrebbe Linux su qualsiasi cosa in grado di maneggiare bit, avrei l'impressione di commettere sacrilegio. Anche se è danneggiato, ha preso fuoco o che so io, prima di buttarlo mettete qualche annuncio su un paio di newsgroup. Magari qualcuno cerca dei pezzi per farne partire un altro. Se proprio poi non sapete più che farci, io son qui. Riferimenti
http://www.openvms.digital.com/openvms/20th/vmsbook.pdf
http://web.tin.it/decus/
http://www.montagar.com/hobbyist/ http://www.digital.com/software-catalogue/hobbyist/ Digital Hobbyist Order Form
http://www.openvms.digital.com/
http://www.help-site.com/vax/
http://www.pandh.demon.co.uk/decnet/
news://comp.os.vms
Francesco Sileno è Articolista di BETA dal 1996; sistemista Unix, programmatore poliglotte; è raggiungibile su Internet tramite la redazione oppure all'indirizzo francesco@beta.it.
Copyright © 1998 Francesco Sileno, tutti i diritti sono
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