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Mainboard EPoX EP-58MVP3C-M
Un'ottima mainboard AT per Socket 7
di Andrea Ghirardini
Collaboratore, BETA
Introduzione
Spesso e volentieri mi capita di fare un upgrade del mio computer principale.
Durante l'ultimo ho voluto aumentare la potenza di calcolo cambiando
il processore con il nuovissimo K6-2 a 300 Mhz.
Questo potentissimo processore può essere sfruttato solamente con
una mainboard adeguata e quindi ho sostituito la mia fida Shuttle con il
nuovo modello della EPoX.
Package
La mainboard EPoX EP-58MVP3C-M arriva in una corposa scatola di cartone.
Un bel adesivo posto sopra l'aquila (simbolo della EPoX Corporation) annuncia
le due caratteristiche salienti, ovvero l'AGP e il supporto dei 100 Mhz
di bus clock. All'interno troviamo:
-
La mainboard stessa
-
Tre staffe a L con il connettore per mouse PS/2, due seriali (9 e 25 pin),
una parallela.
-
Una piattina EIDE a due attacchi e una per floppy.
-
Un manuale di istruzioni particolarmente dettagliato
-
Un manualetto con le istruzioni per l'installazione dei drivers
-
Due floppy con i driver (per Windows 95 e NT) per il bus AGP e l'ultra
DMA 33
Ed ecco il primo e unico difetto che ho trovato in questa scheda madre.
Come sempre nel modello AT (quello che ho acquistato io dato che non volevo
cambiare cabinet) non vengono forniti i connettori per l'USB. Visto che
le periferiche USB stanno per arrivare in massa sul mercato, complice anche
il nuovo iMAC, (ricordo che si tratta del nuovo modello di Macintosh appena
uscito sul mercato americano. Su questo nuovo Mac tutte le connesioni adb e
appletalk sono state sostituite dall'USB) non avere subito a portata di
mano i connettori può davvero essere seccante. Inoltre, come spesso
succede, il fornitore tende sempre ad essere sprovvisto di questi accessori
dato che non sono molto richiesti. Va bene spingere ATX quindi, però
un po' più di attenzione verso il cliente...
Layout
Estratta la mainboard dal sacchetto antistatico ho potuto notare alcuni
particolari che mi hanno favorevolmente impressionato:
-
Numero di slot: 2 ISA, 1 shared ISA/PCI, 3 PCI, 1 AGP.
-
Connetori di alimentazione sia per alimentatori AT che ATX.
-
Tutte le connesioni (seriali, parallela, PS/2, floppy, EIDE e alimentazioni)
sono poste assieme nell'angolo dove si trova il connettore per la tastiera.
Questo facilita di molto un assemblaggio pulito, senza piattine che partono
da diversi punti della mainboard.
-
Il posizionamento del Socket 7 è stato studiato con intelligenza.
Si trova in una posizione piuttosto arretrata rispetto agli slot e si trova
dietro a 2 slot PCI e uno ISA. In questo modo non è un problema
montare due schede ISA e una PCI a lunghezza piena senza essere intralciati
da CPU e dissipatore.
Caratteristiche generali del chipset
La mainboard è basata sul chipset VIA Apollo MVP3 AGP/PCI. Questo
chipset è l'ultimo nato della VIA Corporation e supporta tutta una
serie di caratteristiche avanzate che permettono di sfruttare appieno le
ultime CPU su Socket 7:
-
Velocità del bus fino a 100 Mhz. Un vero toccasana per l'architettura
basata su Socket 7, il supporto dei 100 Mhz di bus clock permette di
massimizzare
la velocità di trasferimento da e per la memoria, sia centrale sia cache.
In particolare in questa mainboard, come tutte quelle che supportano i
100 Mhz, il clock della CPU e quello degli slot AGP e PCI sono disaccoppiati.
In questo modo la velocità del bus PCI è sempre di 33 Mhz
e quello dell'AGP di 66 Mhz (o 133 Mhz in caso di 2x). Nelle precedenti
generazioni di mainboard, portando il bus a 75 o 83 Mhz, la velocità del
bus PCI veniva aumentata dato che questa veniva ottenuta dividendo il bus
clock per un fattore di 2. Questo poteva comportare una serie di problemi
con alcune schede che mal sopportavano questo overclock (i controller SCSI
Adaptec 2940 erano un tipico esempio)
-
Supporto AGP. Intel ha preferito ritirarsi dal mercato delle CPU su Socket
7 rintanandosi nel suo tranquillo e proprietario Slot 1 . Quindi tutte
le innovazioni tecnologiche sono state destinate ai chipset della serie
440 xx. VIA e SiS si sono invece impegnate per rendere queste tecnologie
accessibili anche ai possesori di CPU basate su Socket 7. Non che questo
sia stato fatto per magnanimità: avendo ottenuto solo da pochissimo
la licenza per produrre chipset per lo Slot One hanno dovuto dedicarsi
allo sviluppo di chipset per Socket 7 sempre più competitivi e
performanti.
Questo soprattutto dopo l'uscita di Intel da questo ancora lucroso mercato.
AGP è l'ultima discussa tecnologia nel campo del collegamento della
scheda grafica con il computer. Scrivo discussa in quanto la sua reale potenza
rispetto al bus PCI è ancora tutta da dimostrare. In ogni caso, secondo
le dichiarazioni di Intel, dovrebbe essere una panacea per le applicazioni
grafiche 3D che fanno pesante uso del texture mapping. Personalissima opinione
del sottoscritto è quella che questa tecnologia sia stata pensata
soprattutto per riuscire ad integrare il chipset video Intel i740 (guarda caso)
nella mainboard dotandolo solamente della memoria necessaria per il frame
buffer e sfruttando quella di sistema per le texture 3D. Visto comunque
il costo delle SDRAM attuali...lascio a voi la conclusione. In ogni caso vi
ricordo l' ottimo articolo di Andrea Nenni sulbus AGP.
-
Il limite massimo della memoria è di 384 Mb, ottenuto con 3 DIMM
da 128 Mb. La memoria cache riesce a gestire tutti i 384 Mb così da
non dover più incorrere
in brutte sorprese come è successo ai possessori di chipset come
il 430 TX di Intel. Ricordo a chi non lo avesse posseduto che questo chipset
effettuava il caching della RAM solo per i primi 64 Mb. Chi superava questa
soglia si trovava spesso con il computer più lento di prima.
-
Due Controller EIDE. Il chipset VIA integra due interfaccie EIDE ad alta
velocità. Entrambi i canali supportano il sistema DMA/33 per il
trasferimento dei dati in memoria mediante meccanismo di DMA bus mastering.
Pur essendo in assoluto meno prestante di SCSI, sia come velocità
di trasferimento che come carico di CPU, come mi ha fatto gentilmente notare
Fernando Carello, il suo rapporto prezzo/prestazioni è ancora
imbattibile.
Il trasferimento DMA del chipset VIA è supportato sia dai sistemi
Microsoft Winwows 95 e NT (con i driver allegati nel floppy) che da Linux
(con gli ultimi kernel). Ovviamente il BIOS è in grado di
riconoscere automaticamente le periferiche collegate al momento del
boot.
Insieme al chipset è integrato anche un controller I/O Winbound
W83877TF che mette a disposizione due porte seriali RS-232 con 16 byte
di buffer (compatibili 16550) con funzionalità di Modem Ring-In Power On
(solo con alimentatori ATX) e, con un'adattore opzionale, una porta ad
infrarossi compatibile IrDA, una porta paralella EPP/ECP, e un'interfaccia
floppy.
Peculiarità
CPU
La mainboard della EPoX supporta i seguenti processori:
Intel
|
AMD
|
Cyrix
|
IDT
|
Pentium |
K5 |
6x86 |
C6 |
Pentium MMX |
K6 |
6x86L |
|
|
K6-2 |
6x86MX |
|
Il clock minimo è di 120 Mhz (60x2) mentre quello massimo di
500 Mhz (100x5). Quindi questa dovrebbe essere una mainboard in grado di
durare un po' di tempo all'interno dei nostri computer.
Nota strana per i voltaggi. Invece di supportare la solita pletora
di combinazioni la mainboard fornisce, per il core, solamente i seguenti
valori:
2,1; 2,2; 2,8; 2,9; 3,2 Volt
La cosa dispiace un po' dato che un maggior margine di scelta avrebbe
aiutato specialmente nel caso "overclocking spinto" per stabilizzare il
chip.
Per permettere un buon raffredamento della CPU installata sono presenti
due prese sulla mainboard per due ventole aggiuntive, una per la CPU e
una per il cabinet. Entrambe danno la possibilità di collegare due
ventole tachimetriche la cui velocità di rotazione è controllata
da due sensori, uno posto sotto il chip e l'altro sulla mainboard. Attraverso
il BIOS o un programmino sotto Windows 95 o NT è possibile conoscere
in ogni momento la temperatura del chip, quella all'interno del computer
e la velocità di rotazione delle due ventole.
Memoria
Sono presenti tre connettori per moduli tipo DIMM. La mainboard supporta
memorie Fast Page, EDO e SDRAM. Queste ultime sono chiaramente le più
indicate per avere le maggiori prestazioni. Un jumper permette di selezionare
un SDRAM Clock fisso a 66 Mhz (per memorie con velocità di riposta
maggiore
di 12 ns) oppure sincrono con il bus clock (in tal caso sono necessarie
SDRAM con velocità inferiori ai 10 ns).
I tagli ammessi per le DIMM sono 8, 16, 32, 64 e 128 Mb in qualsiasi
ordine e per un massimo di 384 Mb di RAM.
La memoria cache a bordo è di 512 Kb composta da RAM statica
da 5 ns.
Alimentazione
Se la mainboard è connessa ad un alimentatore ATX la mainboard permette
alcune funzioni aggiuntive interessanti.
La prima è il Ring-in Power ON. Permette di accendere
il computer nel momento che il modem, posto in AUTO-Answer, risponde alla
chiamata.
E' possibile poi accendere il computer mediante la funzione di
Keyboard
Power ON. Si effettua premendo due tasti per più di 4 secondi
consecutivi.
Ultima è la funzione di Wake-up on LAN. Collegando
un apposito cavetto ad una scheda di rete predisposta è possibile
accedere il computer in remoto attraverso la LAN. Comodissimo per
amministratori
di rete o per la distribuzione del software notturna o nei week-end.
Impressioni d'uso
Ho avuto modo di provare la mainboard accopiata a due DIMM da 64 MB
(certificate
per i 100 Mhz) e ad un processore AMD K6-2 a 300 Mhz (100x3).
Ho brutalmente sostituito il tutto alla precedente configurazione
(mainboard
Shuttle Spcewalker HOT-569 con chipset Intel 430 TX, 4 SIMM EDO 50ns da
16 Mb, AMD K6 a 225 Mhz (75x3)) e ho provato a vedere quello che succede.
Linux non ha fatto una piega. Avevo già compilato il kernel
per supportare il meccanismo di DMA/33 del chipset VIA e quindi non ha
richiesto alcuna configurazione aggiuntiva. Un bel 599,95 BogoMips mi ha
gratificato confermandomi l'avvenuto cambio di CPU e un sottosistema memoria
molto veloce.
Windows NT Workstation ha gradito e non ha dato particolari problemi.
Una volta installati i driver per il DMA/33 anche il sottostitema dei dischi
ha mostrato una migliore velocità.
Windows 95 mi ha meravigliato. Abituato a passare le ore a litigare
con il suo Plug'n'Play ho provato a fare il boot in modalità provvisoria
ed a installare preventivamente i driver VIA per l'USB e il DMA/33
(ho trascurato quelli per l'AGP avendo una scheda video PCI) e poi ho fatto
reboot sperando in bene. Ci sono voluti ben 6 ulteriori reboot ma alla
fine mi ha riconosciuto tutte le periferiche e il sistema è apparso
stabile. Ho caricato un paio di giochi e la loro fluidità mi ha
confermato le ottime prestazioni della nuova macchina.
Appena mi arriverà Unreal mi scaricherò i driver ottimizzati
per il K6-2 e vi farò una recensione completa del chip.
Conclusioni
Un ottimo prodotto, sia come completezza della documentazione (perfino
l'installazione dei driver è descritta passo passo in un manualetto
apposito), sia per la fattura generale sia infine per le caratteristiche
presenti.
Un acquisto senz'altro obbligato per coloro che vogliono passare agli
ultimi chip AMD K6-2.
Andrea Ghirardini è Articolista di BETA dal 1998
lavora come tester di nuove tecnologie e prodotti di network e system
management in Sodalia spa
ed è raggiungibile su Internet tramite la redazione
oppure all'indirizzo andrea@sodalia.it.
Copyright © 1998 Andrea Ghirardini, tutti i diritti sono riservati.
Questo Articolo di BETA, insieme alla Rivista, è distribuibile
secondo i termini e le
condizioni della Licenza Pubblica Beta, come specificato nel file
LPB.
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