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Paint Shop Pro 5

(Seconda pubblicazione *) Ci accingiamo a vedere più da vicino uno dei programmi di grafica più evoluti sia dal punto di vista di utilizzo sia di interfaccia, e studiato per un utilizzo su Internet. L'argomento di questo articolo sarà la "saga" di Paint Shop Pro, in particolare alla luce della versione 5.0, recentemente uscita. Vedremo tra le altre cose un po' di storia di questa programma, con i passaggi successivi che lo hanno portato al successo attuale, quali funzioni possono essere considerate di facilità "Web" e quali per compiti particolari. Un altro passo per trovare il "vostro" programma di grafica ideale per comporre pagine Html e siti sempre più belli e professionali.

di Luciano Giustini

Il World Wide Web sembra sempre un "divenire" e non passa giorno senza che venga annunciata una nuova release o beta version di qualche client Web, di qualche nuova specifica che cambierà il modo di scrivere su Internet più o meno radicalmente. Cosa ci rende in particolare questa situazione di continua evoluzione, a noi poveri sviluppatori o scrittori di pagine Web? La vita difficile, senza dubbio! Perché se da un lato può essere anche più appagante avere sempre un miglioramento dei client Web, delle tecniche di scrittura, degli editor WYSIWYG e delle specifiche di HTML, dall'altra questo continuo e rapido cambiamento ha un effetto disorientante, finendo per creare uno stato di... "angoscia" in chi progetta e scrive pagine!
Nel WWW, una volta concentratisi sui contenuti, sembra che la metà del tempo debba essere poi spesa per l'aggiornamento delle pagine, per portare la visualizzazione al livello dell'ultimo client Web, per immettere tag e metodi dell'ultima release di HTML e così via. Insomma ci si preoccupa troppo, a mio avviso, di come deve apparire il contenuto e si finisce per togliere troppo tempo e troppe risorse allo sviluppo dei contenuti stessi! Ma non è questo l'argomento dell'articolo e non voglio tediarvi ulteriormente con queste problematiche.
Veniamo a uno degli argomenti più "belli" letteralmente del Web e cioè la grafica, e in particolare questo mese vedremo, tra i programmi di grafica "pensati" per le pagine Internet e per il Web, uno dei pionieri e anche il più diffuso programma di grafica "semi-professionale", il mitico PSP.

Da Paint Shop Pro 2 a oggi: breve storia di un successo

In realtà questo articolo non era espressamente dedicato a PSP, ma mentre era in preparazione abbiamo avuto la lieta sorpresa dell'uscita di Paint Shop Pro 5.0 in versione beta, e poiché le novità contenute in esso sono troppo importanti proprio per l'argomento dell'articolo, non si poteva non metterlo come primo programma della nostra serie.
La storia di questo programma di grafica si può dire che coincida in parte con l'evoluzione del Web stesso: prima semplice ed efficace, poi sempre più complesso, fino a diventare strumento semi-professionale in grado di produrre risultati eccellenti, con strumenti del tutto simili a quelli di programmi (e mezzi) più blasonati. Prima di addentrarci nelle novità dell'ultima versione (la cui forma definitiva è prevista per Aprile) ripercorriamo brevemente la storia di questo ormai famoso programma della Jasc (l'indirizzo della Casa è, a proposito, http://www.jasc.com).

Paint Shop Pro versione 2.0, nato nel '95, era estremamente semplice, e anche se efficiente non permetteva certo risultati eccezionali. Disponeva, però, già dei comandi di manipolazione che servivano, al posto giusto e con possibilità di ulteriore personalizzazione. La versione 3.0, seguita poi dalla 3.12, è stata quella che ha fatto conoscere al grande pubblico PSP e la Jasc Inc., che ha intuito per prima la potenzialità di funzioni specifiche per il Web, una serie di strumenti facili da usare e potenti, e funzionalità per le principali esigenze a portata di mouse e facili da personalizzare. La versione 3.12 nel 1996, e durante i primi del 1997, ha avuto il maggior numero di download nell'ambito degli applicativi di grafica in forma shareware (che, ricordo, significa che prima si prova e poi si compra). Quando è uscita la versione 4.0 nel corso del 1997, Jasc aveva ormai fondato le basi per un successo destinato a consolidarsi definitivamente. E infatti la versione 4.12, esattamente come la precedente, è non solo uno dei pacchetti shareware più scaricato da Internet (Download.com "Top" per settimane) ma anche il programma di grafica più diffuso per piattaforma Windows.

Al punto in cui si trova, Jasc può perseguire due o tre strade per migliorare PSP, e in quest'ambito la strategia della Casa appare chiara. La prima strada che si poteva percorrere era aumentare il numero di piattaforme supportate, che per ora è limitato solo a Windows a 32 bit. Questa strada per ora non verrà seguita, continuando a ignorare, purtroppo, piattaforme come Unix, Macintosh, dove la concorrenza è agguerrita e, soprattutto nel Macintosh, l'utenza è storicamente esigente e "abituata" a prodotti superiori in fatto di grafica. Nel mondo Windows, PSP invece, per una serie di motivi di cui abbiamo accennato prima, ha fatto strage di applicativi grafici semipro mentre con questa versione 5 sta per affrontare anche i blasoni, quali Adobe PhotoShop, inserendo funzionalità finora appannaggio solo di programmi professionali.


Figura 1 - Home Page del sito di Jasc

Alla Home Page della Jasc Inc., casa produttrice di Paint Shop Pro, si possono avere moltissime informazioni, e ovviamente si puo' anche acquistare PSP versioni 4 o 5 (al momento di scrivere era presente un'offerta per acquistare PSP 4 e avere un forte sconto sulla versione 5)

I principali passaggi di questo programma, partendo dalla prima versione fino all'ultima disponibile, sono visivamente chiari guardando l'interfaccia grafica e la sua struttura. Nella versione 2.0 le cose erano molto diverse e PSP era solo uno dei tantissimi programmi di fotoritocco per Windows 3.1. E' inutile visualizzare come PSP 2.0 si presentava agli utilizzatori, poichè era composto unicamente dal menu con poche comandi e la barra degli strumenti in cui c'erano proprio le cose essenziali! Però già si vedeva la stoffa del programma di qualità. Ad esempio, utilizzava già allora uno dei migliori algoritmi di resampling. La versione 2.0 si diffuse relativamente, mentre la versione 3.0 ebbe per prima il successo insperato. La versione 3.12 ha dato l'impulso definitivo al successo di PSP, grazie alla facilità d'uso immutata unita al numero di funzioni disponibili, e anche alla molteplicità dei formati grafici supportati, in lettura e scrittura. Ne vediamo un'immagine nella figura 2. Il principale passaggio ha interessato l'interfaccia grafica, che in pratica ha preso la forma che ancora oggi viene utilizzata, pur se ampliata, dalla versione 5.0, e la disponibilità per piattaforma win32, che fino alla versione 3.0 non c'era. Inoltre, fa la sua comparsa il Browser delle immagini, estremamente comodo, che permette di avere dei thumbnails (anteprime sotto forma di icone) delle immagini sul proprio disco, o CD-ROM, o qualsiasi periferica supportata dal sistema.


Figura 2 - Paint Shop Pro 3.12

Ecco l'interfaccia grafica di Paint Shop Pro nella versione 3.12 per Windows 95/NT. Le novita' rispetto alla versione 2 precedente erano notevoli e andavano dal numero di funzioni e la loro efficienza aumentate al numero di formati grafici supportati che superava quota 100! Qui non si vede, ma in questa versione fece la sua comparsa il Browser per immagini su disco, un tool molto apprezzato dai suoi utilizzatori e infatti ancora presente ed affinato nella nuova versione.

La versione 3 ha di fatto creato un notevole movimento di utenti intorno al prodotto, e ha imposto alla Casa un ritmo diverso di produzione e vendita. Si sa come vanno queste cose, e a volte c'è chi cerca di lucrarci sopra, ma mentre altri piccoli produttori prendono la palla al balzo per rendere commerciali i loro fortunati prodotti, la Jasc, con la versione 4, ha continuato il supporto e la distribuzione della versione shareware, con tutte le funzionalità della versione commerciale. Unica differenza tra le due, un reminder grafico che ritardava la partenza di qualche secondo e indicava il numero di giorni di uso "non registrato" che erano stati memorizzati. La versione 4, in questo modo, si è diffusa ancora di più della precedente e ha consolidato un successo che per la piattaforma Windows è degno di nota, e che ha permesso alla Jasc di affermarsi definitivamente nel vasto mondo dei software grafici. Possiamo vedere in figura 3 un piccolo thumbnail di PSP 4.12 (chissà perchè sono così affezionati a questo numero di minor release), con, in evidenza, il browser che ora è interno al pacchetto e non più chiamato come eseguibile a parte.
Le differenze principali con la versione tre hanno riguardato una Toolbar molto più ..guarnita, un aumento delle funzioni e la comparsa di alcuni filtri professionali, come quelli aritmetici, il supporto migliorato per plugins esterni e tante altre cose che ora non è importante ricordare, e che vedremo diffusamente parlando della versione 5.


Figura 3 - Paint Shop Pro 4.12

Dentro l'immagine di PSP 4 vediamo quella del suo predecessore, la versione 3. In figura e' visibile inoltre il nuovo browser in versione interni, che supporta la stessa incredibile varieta' di formati del programma stesso

Le novità

La novità più importante di questa nuova versione di PSP è senz'altro l'introduzione dei layer. Novità che è destinata a far balzare PSP nell'"olimpo" dei programmi grafici avanzati. Di conseguenza, compare anche un nuovo formato proprietario, cosiddetto psp, di cui parliamo sotto. Per i lettori meno avvezzi ai programmi di grafica professionali spieghiamo subito di cosa si tratta e perchè il inserimento dei layer è destinato a migliorare notevolmente l'usabilità del programma e l'efficacia di lavorazione delle immagini: la tecnica dei layer è stata introdotta per prima da Adobe PhotoShop, ripresa da alcuni programmi di grafica blasonati, e si differenzia invece dalla tecnica cosiddetta vettoriale utilizzata dall'altra grande classe di prodotti, il cui capostipite è il rinomato CorelDraw di Corel. La tecnica dei Layer consiste in pratica nella suddivisione dell'immagine in diversi "strati" (o livelli, layer appunto, in inglese) su cui il grafico lavora singolarmente. Nella figura 4 si vede tra l'altro un'immagine che utilizza i layer, fornita a mo' di esempio insieme a PSP5 stesso. L'immagine appare come unica, ma nella fase di lavorazione essa è distinta in diverse parti. In pratica, l'utilizzatore può lavorare su ognuna di esse senza influenzare le altre. Si tratta, quindi, di una svolta importante nel modo di lavoro, e permette risultati sorprendenti, a fronte chiaramente di un impegno di progettazione spesso maggiore. Non dimentichiamo che in fin dei conti si lavora sempre su più immagini mentre prima lavoravamo su una sola! Questo modo consente di effettuare, tra l'altro, interdipendenze studiate tra layer e layer. Ad esempio possiamo scegliere le trasparenze (vedi oltre) in modo che i diversi layer appaiano allo spettatore come sfumati l'uno rispetto all'altro con effetti voluti, possiamo definire le modalità di interazione come il multiplying, che consente di contrastare con l'immagine sottostante, e tante altre modalità che adesso non sto a specificare. Insomma le possibilità in questi casi sono limitate solamente dalla fantasia del progettista!

L'interfaccia grafica

Le novità della nuova versione di PSP non implicano cambiamenti fondamentali nell'interfaccia grafica, segno che l'impianto presente è già ottimale. In figura 4 possiamo vedere la razionalizzazione che ha interessato le parti flottanti dell'applicazione fin dalle versioni 4.00.


Figura 4 - Paint Shop Pro 5.0 - Interfaccia

Ecco l'interfaccia grafica di Paint Shop Pro nella nuova versione 5. Come possiamo vedere le novita' non sono eclatanti rispetto alla versione 4, ma si limitano ad una migliore disposizione di alcuni particolari, come i Controlli ora racchiusi nella nuova Control Palette, e alla comparsa della toolbox per i Layers. Modifiche formali per l'aspetto delle bottoniere, con l'adeguamento dei canoni delle nuove librerie Microsoft (a "sfioramento" per intenderci) e aggiunta di alcuni bottoni di funzioni ausiliarie tra quelli aggiungibili alla Tool Bar

Possiamo vedere che le differenze riguardano l'aumento dei "bottoni" disponibili, corrispondente ad un aumento delle funzioni utilizzabili dall'utente, e una maggiore professionalità di alcune di esse, come ad esempio, come si vede in figura, la ruota dei colori per una scelta precisa della tonalità e la disponibilità dell'informazione sia in formato RGB, CYMK che esadecimale, pronto per le pagine Html. A destra fanno la loro comparsa due finestre flottanti del tutto nuove. In realtà la prima, quella dei controlli di strumento, non è esattamente una novità giacchè a livello di funzione era presente anche nelle precedenti versioni. Tuttavia, ora assume un ruolo più "importante" e, come detto, prende un assetto professionale, con controlli nuovi e linguette di selezione per le due opzioni Tool Control e Brush Tip (mostrato) contenenti nuove funzionalità, che permettono, in definitiva, di selezionare una quantità di parametri quadrupla rispetto a prima. In basso a destra invece la nuovissima finestra flottante dei layer. Da notare che, sebbene abbia impostazione originale, possa vedersi come una riedizione della finestra flottante layer di Adobe PhotoShop, programma da cui prende diversi altri spunti a livello di organizzazione di funzionalità.
Di questo non ci dispiace affatto, ovviamente, essendo Photoshop un riferimento nel settore da anni proprio come organizzazione, disposizione e funzionalità di programma e di interfaccia.

I Layer e il nuovo formato .psp

Come si diceva, viene introdotto anche il nuovo formato di supporto proprietario, psp, che serve appunto a contenere i layer e le altre novità in ogni singolo documento immagine, che altrimenti, salvando in un formato piano, o peggio raw, come bmp, andrebbero perse. Bisogna stare attenti a non confondere il formato vettoriale col formato layer con, ancora, il formato compresso e infine quello raw. Un formato vettoriale descrive una immagine e non vengono salvati tutti i pixel che la compongono, bensì solo i descrittori. E' un po' la differenza che passa tra salvare un testo oppure un'immagine che contiene testo. Il formato layer invece salva i pixel, ma salca anche informazioni di layering che permettono poi al programma di trattare come fossero immagini diverse, sovrapposte. Questo passaggio tipicamente dà prestigio a un'applicazione di grafica e la "promuove" in qualche modo nell'olimpo delle applicazioni che creano un nuovo formato, girando anche l'acronimo psp stesso nel mondo grafico.
Vedendo più da vicino la finestra flottante layer (figura 5), ci accorgiamo che le funzionalità introdotte non si limitano alla semplice gestione dei diversi livelli, ma in qualche modo danno al grafico tutti gli strumenti necessari per manipolare le interazioni tra i layer, e tra questi e il layer background, che è il layer fisso di ogni immagine e l'unico in grado di influenzare tutti gli altri unariamente. Vediamo che la vicinanza con Photoshop non è solo figurativa ma anche concettuale: nella figura è srotolato il menu di modalità del layer, che propone più o meno gli stessi valori del programma Adobe. Notiamo anche la regolazione della trasparenza, elemento prezioso per il grafico per rendere i particolari e affascinanti effetti di sfumatura che spesso caratterizzano le composizioni più belle.

Nelle figure seguenti vediamo alcune delle altre novità di rilievo rispetto alla versione 4.


Figura 6 - Paint Shop Pro 5.0 - Preferenze

Un'altra interessante funzionalita' aggiunta e' il supporto per piu' directory di plugin. I plugin sono sempre stati supportati da PSP, ma prima era possibile definire solo una directory. Ora, per esempio, si possono utilizzare anche i potenti plugin di PhotoShop o programmi simili che di default li installano come loro sottodirectory.


Figura 7 - Paint Shop Pro 5.0 - Undo

Una delle novita' che saranno piu' apprezzate (e attese) e' l'introduzione dell'Undo multilivello. In pratica, e' possibile ora ripercorrere le proprie azioni sull'immagine cancellandone gli effetti, fino al massimo consentito dalla memoria del computer.

Per finire la nostra "visita" alle principali novità, citiamo l'Animation Shop, inedito programma fornito nel pacchetto PSP 5. Per ragioni di spazio non possiamo vederlo diffusamente come meriterebbe, diciamo comunque che si tratta di un programma avanzato per la generazione e gestione di immagini animate, come per esempio le
GIF animate che vediamo sempre più spesso nei siti Web. Mi riprometto una prossima volta di ritornare su questo tool, insieme magari a un confronto più approfondito su ciò che offre il mercato (shareware) su questo particolare settore grafico.

Riepilogo ulteriori novità

  • Undo a livelli multipli
  • Possibilità di dipingere con oggetti predefiniti
  • Supporto per la separazione e output CMYK
  • Explorer-style Browser
  • Tool di Deformazione senza vincoli di forma
  • Curve di Bezier
  • Oggetti Anti-aliased
  • Griglia e righello sullo schermo
  • Associazioni di file personalizzabili
  • Numero di formati aumentato, tra cui: Paint Shop Pro (PSP), 24-bit Amiga (IFF), multi-layer Photoshop (PSD), Kodak FlashPix (FPX), Kodak Digital Camera (KDC), Scitex CT (SCT), Pro Photo-CD (PCD), e Enhanced Metafile (EMF)
  • Supporto diretto per fotocamere digitali Kodak
  • Supporto per tavolette grafiche
  • Supporto TWAIN migliorato
  • Supporto per file e plug-ins Adobe Photoshop
  • Correzione gamma Monitor
  • Supporto per Windows 98 e Windows NT 5.0 ICM 2.0

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NOTE
La prima pubblicazione è stata riservata alla rivista Inter.net (www.systems.it).


Luciano Giustini è Articolista e fondatore di BETA; è raggiungibile su Internet tramite la redazione oppure all'indirizzo l.giustini@beta.it.

Copyright © 1998 Luciano Giustini, tutti i diritti sono riservati. Questo Articolo di BETA, insieme alla Rivista, è distribuibile secondo i termini e le condizioni della Licenza Pubblica Beta, come specificato nel file LPB.


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