![]() |
![]() |
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
![]() | ||
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() Sommario Internet ID Indici di BETA Redazione Mailing list Installazione Mirror ufficiali Licenza Pubbl. Beta Cerca Stampa
|
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
editoriale
Internet e pedofilia a rischio strumentalizzazioneSi è fatto un gran parlare di Internet e pedofilia negli ultimi mesi, come dimostra anche la parziale raccolta di link che io e Leonardo Glisselss abbiamo esaminato nello speciale di Civtec (indirizzo http://www.beta.it/civtec/sp/pi-index.htm). La Eff (indirizzo http://www.eff.org), che in genere corre in riparo di qualsiasi sopruso nei riguardi della libertà di espressione, sta conducendo la sua battaglia contro la legge sulla pornografia (la seconda, perchè la precedente fu annullata dall'ondata di opinione) che il senato degli Stati Uniti vuole varare.
Prendendo spunto dalle recenti azioni della magistratura e dall'approvazione della legge
anti-pedofilia da parte del Parlamento, si e' aperto anche in Italia il dibattito sul rapporto tra
pedofilia, Internet, e giornalismo nostrano. Il 30 luglio 1998 è stata varata una legge che
punisce severamente lo sfruttamento minorile alla prostituzione.
La legge va oltre i
normali canoni di punizione al pedofilo, ed entrano nel ciclone coloro i quali contribuiscano
alla diffusione pubblica di informazioni su ragazzi e ragazze inferiori alla maggiore età, che
detengono immagini pornografiche di minorenni o ancora che si scambiano messaggi e file
sempre relativi allo sfruttamento sessuale minorile.
Incidentalmente non ci interessa affatto e direi quindi di andare oltre. La magistratura e le autorità competenti, dal canto loro, ravvedono un giro di interessi e
scambi di materiale su Internet molto pericoloso e foriero di preoccupazione per i genitori con
pargoli in navigazione. Le caramelle dallo sconosciuto diventano il sito Web del
vicino telematico, con una serie di aggaravanti per la non fisicità del mezzo che induce a
maggiore disinibizione.
Se a ciò aggiungiamo che lo scambio di materiale tra pedofili aumenta
rapidamente la libido e la proliferazione di questo fenomeno, vediamo che non solo le leggi
sono necessarie e forse anche tardive (non ho scritto che quelle emanate siano giuste, comunque), ma
che se qualcuno parla di pericolo di restrizione alla
libertà di espressione, forse non ha figli che navigano o idee troppo chiare sul significato di
"libertà". Più probabilmente, la vuole solo strumentalizzare per secondi fini e ideologie
sue, che benchè possano essere giuste o sbagliate, esulano dal giurisdizionale
e dalle responsabilità oggettive che la società deve prendersi nell'affrontare questi temi.
Ovviamente lascio al lettore avveduto la capacità di andare avanti su questo discorso. Non è strumentalizzando la pedofilia e facendola aderire a ideologie di sinistra, piuttosto che di destra, che si riduce il fenomeno - preoccupantemente in crescita - su Internet. Si considera la pedofilia come il problema minore, e si pone davanti a tutto la libertà di espressione garantita sulla Rete. A mio avviso è un errore. Fermo restando che Internet è una libera espressione di pensiero come lo è la stampa, o qualsiasi altro mezzo trasmissivo usato dall'uomo, bisogna vedere se si può divulgare materiale che possa recare pericolo ai bambini. Perchè di questo si tratta. Vi sono migliaia di siti più o meno pornografici, ma a me non sembra la principale delle emergenze porre dei vincoli a questi siti. Viceversa, vi sono migliaia di siti che invitano i bambini a "ripensare" il loro rapporto con gli adulti, ovviamente in senso sessuale. In genere, dopo qualche pagina compaiono i riferimenti e gli indirizzi (telefonici, di altri siti, fisici, ecc.) per contattare adulti "che la pensano come te". Ecco a me sembra questa un'emergenza. Fanno male i giornalisti della carta stampata ad presentare una Internet tutta piena di pedofili e solo foriera di messaggi riprovevoli, ma fanno male anche coloro i quali si innalzano a paladini di libertà espressive che in questo caso hanno ben poca ragion d'essere. Per concludere vorrei rispondere - virtualmente - a quel tale che scriveva in un forum online "A me non è mai capitato di trovare un sito di pedofili, è tutta una montatura" che non c'è bisogno di navigare molto. Basta andare alla pagina dei documenti del convegno dei Radicali per trovare un buon numero di link, stanno tutti scritti lì ben chiari, da "Lasciate che i bimbi.." dei Bambini di Satana a "Pedophile Liberation Front". Se per caso li avessero tolti, sono salvati sullo speciale di Civtec, li vada a visitare. E' illuminante.
Luciano Giustini
BETA Rivista |
Copertina |
Sommario |
InternetID |
Informazioni |
Browser
|
![]() |
![]() | |||||
![]() | |||||
|